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Quella voglia di viaggiare che non ti abbandona mai!

Creato il 15 luglio 2014 da Mysocialtravel

Quante volte mi sono trovata a fare cose che non volevo fare? A pensare che la via è una sola ed è difficile? A guardare le vite degli altri, apparentemente perfette? Spesso capitano quei giorni, in cui ti svegli già svogliato, e mentre prendi il caffè butti un occhio alla bacheca di facebook, la fine. Non vedo altro che amici che vivono in Australia e fotografano koala a non finire, conoscenti che fanno la bella vita ad Ibiza, ex colleghi di lavoro che hanno fatto carriera e compagni dell’università che fanno tirocini stupendi al Parlamento Europeo.

A quel punto penso il mio umore è sotto terra, e perdo un’altra ora a guardare biglietti aerei per ipotetici viaggi a Bali. Poi mi fermo, penso che per viaggiare servono soldi e che per guadagnare soldi serve un lavoro. Ma quando hai un lavoro  (sempre se si trova) non si possono più organizzare lunghi viaggi!

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Se sei un giovane laureato che deve cominciare una carriera poi, l’idea di lavorare un anno in un bar per racimolare soldi e poi partire, spaventa ancora di più. Il rischio è alto: finisci l’università a 25 anni, mettici un anno di lavoro e un anno per viaggiare, ti ritrovi a 27 anni che senza esperienza non ti prende sul serio nessuno.


 

Ma qual’è la soluzione? 


 

Sicuramente non esiste una sola soluzione a questo enigma. Di gente che sogna di viaggiare e non può farlo, ce n’è tanta. L’anno sabbatico per viaggiare prima di iniziare l’università, come fanno all’estero, è ad esempio un’ottima idea. Andrebbe bene anche post laurea, anche se si somma ad un’altra grande preoccupazione: quella di iniziare una carriera.

Non esiste una soluzione valida per tutti. Quello che è certo, è che se si ha questa predisposizione innata a vedere il mondo (o una parte!) bisogna farlo, e quando si è giovani! Solo ora si è liberi da condizionamenti, radici, mutui, lavori a tempo indeterminato. Si potrà viaggiare anche in futuro, certo, ma non con così tanta libertà.

Se si parla di viaggi, e non brevi vacanze, mirare al risparmio è importantissimo. E risparmio ( anche se non sempre) vuol dire scomodità, voli ad orari improbabili, panini veloci e zaino in spalla. Significa liberarsi del superfluo e imparare a portare con se solo l’essenziale. Viaggiare da giovani ha un gran numero di aspetti positivi:

  • Primo fra tutti, ti apre la mente, ti fa vivere in pace con te stesso, ti permette di vedere con occhi diversi anche il posto da cui provieni;
  • Ti apre nuove strade. E certo! In viaggio si conoscono moltissime persone e grazie ad internet mantenere i contatti è facilissimo. Questo vuol dire tessere una rete di contatti internazionali utilissima!
  • Da un viaggio si impara molto e si torna sempre con idee nuove e creative.
  • Ti da la base per creare un futuro consapevole. Vedere e sperimentare molte realtà diverse permette infatti una maggiore comprensione della realtà:
  • Ultimo ma non meno importante…se sei giovane puoi entrare gratis nei musei, viaggiare con biglietti ridotti ( Interrail) e  soggiornare in ostelli economici under 35!

Progettare il giro del mondo in un anno è un’idea bellissima, tuttavia il solito problema dei soldi ritorna a rovinare tutto. Di soluzioni da approfondire ce ne sono però alcune interessanti, ad esempio diventare un Nomade Digitale. Cosa significa?

Un Nomade Digitale è una persona che si è creata una propria attività lavorativa online e che può spostarti per il mondo senza vacanze prefissate, perché può continuare a lavorare ovunque. Possono farlo web writer, freelance di ogni tipo, graphic designer, programmatori, ma anche moltissime altre figure professionali.

Oppure si può viaggiare facendo Wwoofing , ovvero soggiornare presso farm, hotel o aziende aderenti al programma e  aiutarli con il lavoro quotidiano in cambio di vitto e alloggio. Di modi alternativi ce ne sono davvero tanti, e ho voglia di scoprirli giorno per giorno!

Vi è venuta voglia di partire?


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