Immagine presa qui.
Mi devo confessare. Alcuni di voi sanno che ho tenuto per tanti anni (e in città diverse) un poster di Audrey Hepburn sulla parete, un'immagine tratta da Colazione da Tiffany di dimensioni davvero mastodontiche, una posa che ho anche replicato più volte, divertita, in fotografie più o meno amatoriali. Ebbene: io Colazione da Tiffany non l'ho mai visto. A dispetto del poster che ha abitato la mia parete (e che ora riposa educatamente ripiegato), a dispetto della mia passione per il cinema classico americano, a dispetto anche della più semplice curiosità. E dire che ce l'ho lì, non ho proprio scuse.La prima volta che ho visto la signora in movimento è stato solo qualche settimana fa, in Quelle due (titolo originale The children's hour), film del 1961 di William Wyler (regista di Ben-Hur e Vacanze Romane). Il film racconta la storia di Karen e Martha, che dirigono una scuola privata femminile, la cui vita viene sconvolta quando una loro studentessa, per vendicarsi di una punizione, mette in giro la voce che tra le due ci sia più di una semplice amicizia. Nonostante Karen sia in procinto di sposare Joe, suo fidanzato da lungo tempo, l'accusa di omosessualità si diffonde velocemente nel paese e le studentesse vengono ritirate dalla scuola. Benché i termini gay o omosessuale (men che mai lesbica) non vengano mai pronunciati, il film è molto più esplicito di molte pellicole anche successive a livello temporale, coraggio probabilmente giustificato dalla condanna morale che si stende dal principio sulla vicenda e sull'effetto distruttivo che la sola accusa comporta sulla vita delle due donne. Rimane comunque sorprendente che nel 1961 sia stato girato un film simile, che parla in qualche modo di omosessualità e racconta le reazioni ostili di una società non troppo lontana da noi. Quelle due è, oltretutto, veramente ben fatto. Se avete dimestichezza con le tecniche e i tempi del cinema classico, non potrà che piacervi.