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Quelle volte che...

Creato il 23 ottobre 2014 da Hermosa @DeOrnatuMulieru
Ci sono volte in cui ti innamori di qualcosa contro ogni aspettativa. Nessuno direbbe che potreste mai andare d'accordo, tu stessa a prima vista ti sei detta "figurarsi, non legheremo mai. Sarà pure pieno di pregi, ma di certo non fa per me". Però qualcosa di indefinibile e non meglio decifrabile ti spinge comunque a provarci. 
Non sai spiegarlo bene, non ha un gran senso, ma ci provi lo stesso. E spesso trovi solo la conferma ai tuoi dubbi. Ma a volte, invece, quell'istinto insipegabile aveva ragione. Oh se sono volte, quelle volte.
Una di quelle volte è il mio acquisto del See Sherr della MAC  
Quelle volte che...
E' davvero un colore insolito per me, lo so. E tende anche troppo al rosa per poterlo pensare come un mio MLBB. Ed è anche un "cugino triste" della famiglia MAC di cui poche parlano (io non ricordo altri post oltre a questo di Sugar Pink). Insomma, per quanto mi riguarda, anche solo il fatto di averlo notato è già stato un mini evento.Sapevo perfettamente di stare "correndo un rischio" quando l'ho preso. Ma nemmeno nelle mie più rosee aspettattive potevo supporre che mi ci sarei trovata così bene.
Questo rossetto fa parte della famiglia dei Lustre che sono caratterizzati da una coprenza medio-bassa e dal loro essere semi-trasparenti e lucidi. Alcuni di questi sono modulabili (tradotto: più passate, più pigmentazione) e su di me questo lo è: una sola singola passata equivale a un gloss bello lucido, ma se ne faccio tre viene fuori evidente il rosa della foto. D’altronde il nome stesso di questo rossetto promette un effetto vedo-non-vedo.
Proprio questa sua versatilità me lo ha fatto amare ad ogni uso un po’ di più: può dare un tocco di luce a un rossetto scuro così come risolvere un make up frettoloso da sveglianonsentita. Lo avete visto già in alcuni Apostrofi Rosa, lo rivedrete di certo spesso.
Ma quello che più di tutto mi fa dire che questo rossetto giganteggia nel mio stash cosmetico è la sua texture: (quasi) l’effetto di un gloss, con la consistenza di un rossetto. Non scivola ovunque, non finisce nelle pieghette, non ho bisogno di arginarlo con matite di vario tipo. E’ stato il mio primo Lustre, e dubito fortemente che sarà l’ultimo.
L’unica cosa che gli manca per essere definito perfetto è l’idratazione, quando applicato da solo: non dico che sia mortalmente secco, ma di certo questo non è un suo punto forte. Il che forse è quasi un bene: se questo tipo di rossetti fosse davvero anche idratante su di me, probabilmente non avrei pace fino ad averli tutti. 

Scherzi (neanche tanto) a parte, è vero che usandolo spesso come tocco finale o come “cambia colore”, questa sua pecca è facilmente superata e lui resta tra le mie scoperte recenti più felici.
Anche voi amate i Lustre? Quale finish MAC amate di più? Vi ricordate che potete vincerne tre partecipando all’AnniversaryEdition dell’Apostrofo Rosa?? 
Lo ricomprerei: sì
Lo consiglierei: sì. Ma provatelo su di voi, prima
Lo regalerei: sì
 

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