Al netto del fatto che il comunicato dell'Istat spiega comunque il perché, va osservato che, nel mese di ottobre, la spinta disinflazionistica si è lievemente attenuata principalmente a causa dell'aumento della bolletta energetica.
Se non avete voglia di leggere il comunicato dell'Istat, è sufficiente osservare i due grafici che seguono. Il primo è l'indice nazionale dei prezzi al consumo (Nic) al lordo dei tabacchi, che aggrega le diverse divisioni di spesa che compongono l'indice. Il secondo grafico, invece, rappresenta la dinamica degli indici delle singole divisioni di spesa, tenendo conto che ho considerato le più "rilevanti" per rendere il grafico più comprensibile. E cosa emerge? Emerge calma piatta in quasi tutte le divisioni di spesa, tranne in quella riguardante le tariffe energetiche. Cosa significa questo? Significa che per migliorare i dati sull'inflazione è sufficiente che aumentino le tariffe energetiche o si aumentino le imposte che gravano sul consumatore finale e il gioco è fatto; circostanza peraltro avvenuta nel mese di ottobre (leggi notizia dall'Ansa). Perché l'Autorità per l'energia serve anche per questo (potete ridere). Il che significa che, con redditi in diminuzione, gli italiani avranno ancor meno risorse da destinare all'aumento dei consumi di altre divisioni di spesa.Magazine Economia
Quelli che l'italia e' uscita dalla deflazione
Creato il 13 novembre 2014 da Vincitorievinti @PAOLOCARDENA
Non voglio perderci neanche troppo tempo, perché è un tema che non lo merita.
Comunque sia, oggi l'Istat ha comunicato il dato sull'inflazione ad ottobre, risultato in aumento dello 0.1% (0,1%, capito?) rispetto ad ottobre 2013. Ovviamente i giornali (come in questo caso, ma anche in molti altri) hanno cominciato a urlare: "ITALIA FUORI DALLA DEFLAZIONE",