Quelli che tifano contro

I "padani" per non smentirsi hanno tifato contro l'Italia. Si sentono "spagnoli", tranno quando con la pelle troppo scura scambiano gli spagnoli per immigrati sudamericani e li invitano a tornare il Perù sui loro barconi. E salvo poi tifare gl ialtri 364 giorni dell'anno "contro" la Spagna in favore dei Paesi Baschi (a loro volta divisi tra i puri e duri che non tifano Spagna e la maggioranza che applaude le piroette di Fabregas).Per maggior coerenza un "padano" doc, quello delle impronte dei piedi (o forse voleva dire degli "zoccoli"?), quello che voleva disinfettare i treni frequentati dei "negher", quello dei "bingo bongo", tira fuori la storia del Balotelli "padano nero". Cose che farebbero venire il voltastomaco ad uno sciacallo mangiatore di carogne.Poi ci sono i "No Tav", quelli che minacciano il magistrato Caselli che indaga sulle loro violenze e che ha visto avversari ben più più seri, da tutti i punti di vista: brigatisti rossi e mafiosi. Anche loro a tifare contro l'Italia.Ed insieme a loro due giullari dello sfascio, la cui collocazione politica non è ben chiara (il "prefascismo"?), quelli il cui mestiere di grillo parlante li ha portati a vedere dappertutto marcio, malaffare e putredine. Grillo e Travaglio.Roba che puzza ce n'è fin troppa, però è bene che si ricordino che finchè i cumuli maggiori sono ancora qua, in mezzo a noi, ed ancora appestano l'aria con i loro miasmi, è meglio non perdere tempo per le deiezioni del cane del vicino.Il fatto è, purtroppo, che che il narciso si perde dietro al proprio innamoramento di se e finisce per disinteressarsi del tutto dei problemi degli altri. A meno di non averli indicati in prima persona.