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Quello che ancora non ho capito

Creato il 02 luglio 2011 da Rory

Quello che ancora non ho capitoA 18 anni sarebbe dovuto essere tutto diverso. Ci avevano detto che saremmo diventati adulti e tutto sarebbe cambiato.

A 25 anni avremmo dovuto maturare una certa consapevolezza. Solo i migliori, però, avrebbero già trovato la propria strada. Gli altri l’avrebbero trovata dopo o forse mai.

Avremmo dovuto studiare tanto, lavorare ancora di più. Più lotti, più otterrai soddisfazione.

E invece che siamo diventati?

Una riedizione di quello che eravamo.

Abbiamo immagini migliori, una copertina rigida. Siamo più belli, a volte. Ma siamo sempre gli stessi. E mica tutti sono dei volumi pregiati.

Quelli che hanno la fortuna di esserlo, possono reinventarsi. Diventano delle ristampe. Ma anche le ristampe hanno una data di scadenza.

Poi siamo destinati a diventare vecchi sui nostri scaffali. Le immagini si deteriorano, si ingialliscono. I nostri abiti d’epoca fanno ridere. Dentro siamo sempre gli stessi, se tutto va bene. Anche le pagine si staccano o peggio, non si legge più quello che c’è scritto perché l’inchiostro si consuma.

Tutto finisce, prima o poi.



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