Ma la verità è che purtroppo se non fosse stato per Ailieavrei continuato a sputare in faccia a tutti consumandomi nel mio odio verso il mondo. Perchè per me srarebbe stato un mondo senza volto e senza anima. Un mondo che non conoscevo , a cui non appartenevo, che non mi accettava a cui non volevo tornare. Invece eccomi, tre anni dopo, capace di amare di nuovo un altro essere umano, capace di mettere da parte il rancore, di ammettere di avere sbagliato, e ancora con la voglia di lavorare verso un nuovo obiettivo. E' Ailie che mi ha di nuovo insegnato quello che avevo dimenticato , e cioè che odiare è come morire e che morire non serve a niente (...) Alessandra Libutti - Thomas Jay- Fazi Editore pp. 285-6