Calma e pacata, occhi nascosti dietro a lenti scure e vestita con un succinto soprabito da spiaggia, una ragazza sta leggendo Quello che conta di Hal Urban. Ogni tanto si aggiusta con piccoli gesti le forcine nei capelli, il tutto sempre molto lentamente. Tiene occupato il sedile davanti a sè con la sua ingombrante borsa e, mentre i pendolari salgono e scendono nelle varie fermate, la sua stazione di arrivo sembra non arrivare mai.