Quello che ho trovato nel borgo che domina il lago.

Creato il 27 aprile 2015 da Il Viaggiatore Ignorante
Settembre 1875.
Mi sento debitore di dare conto alla V.S. Ill.ma persona di quanto rinvenuto nella chiesa di Massino, dove la sua mente illuminata mi ha inviato a curare il gregge del Signore.Prima di addentrarmi nell’elenco delle meraviglie trovate all’interno dell’edificio, le voglio raccontare la bellezza del luogo nel quale ho la fortuna di poter terminare la mia vita terrena.Massino è un piccolo borgo situato sul versante di un monte chiamato San Salvatore. L’abitato si affaccia sul Lago Maggiore e da questo luogo ameno si gode un bellissimo panorama.Il paese conserva una buona parte degli edifici costruiti nei secoli che ci hanno preceduto. Mi permetto, con Lei, di fare ammenda per la mia mancata visita al complesso di San Salvatore. Questa mia lacuna, spero, sarà colmata nei giorni seguenti il mio scritto.Le voglio raccontare quanto da me rinvenuto nella chiesa dedicata all’arcangelo Michele. Tale edificio può vantare grande antichità. Tra i libri, da me ritrovati, appartenenti ai beni della chiesa, ho trovato un documento, di mano ignota, secondo il quale la chiesa potrebbe risalire al secolo XI, almeno per quello che riguarda il campanile, nella forma che oggi possiamo vedere. Sempre a riguardo della torre campanaria le voglio spiegare il mio stupore nel vederlo distorto, e pendente, nella parte superiore. Mi è stato riferito che la chiesa ha subito lavori di consolidamento poiché fu investita da una frana che ne compromise la tenuta generale. L’edificio, in seguito a questi avvenimenti, fu abbandonato per molto tempo, prima di procedere ai lavori che ho appena spiegato, che permettono l’uso quotidiano della chiesa. Devo fare menzione della mancanza del fonte battesimale che, a quanto mi viene riferito, esisteva sino al secolo XVI.L’entrata della chiesa è posta sulla destra guardando il lago. Lo spettacolo che offre la natura in questo luogo è sublime, anche per un uomo, che come me, viene dal mare.Ill.mo non voglio sostituirmi al venerabile Bascapè con questi scritti. Il suo grande predecessore ha scritto di tutte le chiese che ha visitato durante i suoi viaggi da buon pastore, io mi limito a raccontare quanto trovato e veduto nel borgo di Massino.Entrando nell’edificio mi sono trovato di fronte ad uno spettacolo che non attendevo, anche se ero a conoscenza del formidabile lavoro di tale Giovanni de Campo, frescante della sua amata Novara, che alcune volte si trova riportato come Johannes de Champo.Gli affreschi appartengono al secolo XV.Sulla parete di sinistra è visibile la teoria degli Apostoli. Sopra i primi seguaci del figlio di Dio si possono ammirare i profeti. Avanzando con lo sguardo verso il centro dell’abside, insolitamente quadrato, ho trovato la figura dell’arcangelo Michele. Purtroppo le devo riferire che tale affresco è stato tagliato per fare spazio ad una porta, che permette l’accesso ad un locale posto sul fianco dell’altare.Al centro dell’abside la figura di Cristo Benedicente, circondato dai quattro simboli degli evangelisti. Sul lato destro, di Gesù Cristo, una dolcissima Madonna, in trono, intenta ad allattare il bambino.Proseguendo, sul lato destro della chiesa vi sono Sant’Agata, una bellissima Trinità ed il martirio di San Lorenzo. La Trinità ha le fattezze consuete degli oratori e delle chiese della campagna Novarese. Dio Padre regge la croce del figlio, e tra i due il simbolo dello spirito santo. L’ultima nota riguarda il martirio di San Lorenzo. Le devo scrivere che ho provato immensa tristezza e compassione nel vedere tale lavoro di Giovanni de Campo, e debbo ammettere che il frescante conosceva molto bene lo svolgimento delle operazioni che riguardavano il martirio di uno dei sette diaconi di Roma.Ill.mo ho riguardo nel mantenere la promessa di recarmi a San Salvatore e di fare nota di quanto sarò in grado di vedere.

Il vostro fratello Giulio Giuliano.






Fabio Casalini. 

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