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Quello che il renzismo non dice (164) – Sul PD politically-correct che dà lezioni di democrazia-interna al M5S. Dalla parte dell’etica amministrativa, di Grillo, di Gramsci e di Berlinguer.

Creato il 09 febbraio 2016 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
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Screenshot da Il Fatto Quotidiano

di Rina Brundu. Si fa fatica a credere che certe dichiarazioni possano essere vere: un poco come quando in presenza del bue che dà del cornuto all’asino. Tuttavia, in virtù del ridicolo dei tempi, dobbiamo testimoniare i rappresentanti di un partito, quale è il PD – che è di fatto l’ultimo retaggio degli apparati politici usati per le purghe staliniane, che come nessun’altra realtà politica del mondo occidentale OKKUPA ogni spazio libero, civile e mediatico, che ha più parlamentari indagati delle poltrone che interesserebbero NCD, che è lo strumento primo utilizzato dalla casta per salvaguardare i suoi sporchi interessi… che ha ripudiato senza apparente vergogna alcuna l’ideale eredità nobile dei vari Gramsci e Berlinguer… – dare lezioni di “democrazia interna” a Grillo e al M5S.

Come a dire che ormai abbiamo visto e sentito proprio tutto, manca solo l’astronave aliena del mitico “Independence Day” nei nostri cieli chiari e poi si può anche morire. Nell’attesa che quella si mostri però, meglio che ogni uomo e ogni donna italiani di buona volontà dia una mano a Grillo e ai suoi nel tentativo di salvare dalle malepratiche amministrative della casta politica nostrana il poco ancora salvabile. Dopo avere seguito attentamente il modus-operandi grilliano degli ultimi anni non si può infatti che dargli man forte: forse l’ultima “uscita” di far firmare un “contratto” a chi si candida col Movimento, con conseguente richiesta di risarcimento danni d’immagine procurati qualora non si mostri fedeltà al programma per cui si è stati eletti, non è proprio politically-correct ma è indubbio che nell’Italia dei trasformisti, degli opportunisti, dei voltagabbana (mi risulta che oltre 300 parlamentari hanno già cambiato casacca in questa legislatura infischiandose alla grande del mandato popolare), sia l’unica soluzione risolvente attualmente adottabile.

imagesDi fatto, e sfido chiunque a dire altrimenti, tale è lo stato di degrado etico e politico-amministrativo che vive questo paese che non vi sarebbe altro modo per assicurare il rispetto della volontà dell’elettore in una legislatura che dura cinque anni. Ne deriva che se fino ad oggi avevamo infinite ragioni per votare M5S da oggi in poi ne abbiamo qualcuna di più, così come abbiamo una possibilità unica, alle prossime elezioni, di seppellire il malaffare politico per sempre: insieme ai loro sgherri politically-correct che con la pseudo psicologia da strapazzo pensano di giustificare il sedere sullo scranno e l’emolumento ricevuto per nulla concludere a spese della cittadinanza.

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Aggiungo qua sotto, in calce, questo interessante commento di un lettore de IL FATTO anche se seconod me la sua è solo una lista minima… tra le altre cose ha dimenticato l’aereo renziano… sputo in faccia al nostro debito pubblico… E non solo…

Aggiungo inoltre questa straordinaria Home del renziano Corsera, laddove vi è la gemma dell’occhiello sul pseudoCaso Quarto a destra del lenzuolo che presenta l’attuale profondo rosso procurato, per quanto riguarda l’Italia, anche dalle ultime performances europee del renzismo…. Come messaggio subliminale facevano meglio anche i filmetti di seconda categoria degli anni 70 nei cinema di periferia! E chissà quanti occhielli dovessero metterne uno per ciascuno delle centinaia di indagati che hanno a casa loro….

Che sfacelo!

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