Magazine Attualità

Quello che il renzismo non dice (173) – C’era una volta…. Lo scherzo del senatorello DEM: “Aiuto… Al Verdini al Verdini”.

Creato il 27 febbraio 2016 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
260px-Boycriedwolfbarlow

Illustrazione di Francis Barlow (1687)

C’era una volta un senatorello dissidente DEM che ogni giorno si recava insieme ai suoi colleghi TEODEM e SEMPLICEMENTE DEM in Senato a legiferare. Si annoiava molto e così decise di fare uno scherzo a tutti i conduttori di talk-show del villaggio.

Aiutoal Verdini al Verdini. Cominciò allora a gridare con quanto fiato aveva in gola.

Tutti i conduttori di talk-show accorsero armati di microfoni, telecamere, ipad, tablet e telefonini, ma quando arrivarono in transatlantico non videro neanche l’ombra di Verdini. Il senatorello rideva a crepapelle:
– Era solo uno scherzo e voi ci siete cascati!!!

Qualche giorno dopo ripeté lo stesso scherzo e i conduttori di talk-show, speranzosi, giunsero di corsa in Senato.

Dopo soli 24 mesi i conduttori di talk-show, che non erano stupidi, si accorsero che il senatorello si era sempre giocato di loro.

Un giorno arrivarono all’improvviso Alfano, Verdini, Lusi, Belsito, e tutti i 345555 politici italiani indagati a vario titolo, incluso qualcuno in spirito, i quali decisero di votare la fiducia all’amico Renzi; il senatorello cominciò a gridare disperatamente:
– Al Verdini al Verdini.

Ma i conduttori di talk-show, tutti impegnati a guardare Sanremo, non si mossero più. Indisturbati, Verdini e i suoi amici fecero strage di leggi e decreti.

Morale della favola

Chi rompe le scatole da 24 mesi senza nulla concludere, non è più figlio di Berlinguer e – causa Alfano – non può neppure essere adottato da Renzi.

(Rina Brundu Fecit)


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog