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Quello che il renzismo non dice (174) – Sulla lunghissima e irriguardosa intervista renziana al TG1 della sera: ma non sarà concausa della caduta a picco nel gradimento? E sulla “Speranza” di cambiamento.

Creato il 01 marzo 2016 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
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di Rina Brundu. “Giudice, dica lei, cosa farebbe lei se la sua giornata lavorativa, quando c’é, le venisse pagata 30 Euro ma al contempo dovesse vedersi uno che in tv continua a dirti che la crisi è finita, che è tutto a posto?” si difendeva così, questa mattina, in quel di “Forum” (Canale 5) un giovanotto romano accusato dalla maestra del figlio di avere detto parolacce contro i politici in presenza del bambino che le aveva poi riprese nel suo temino e che erano state, loro malgrado, lette in classe durante la visita di un Assessore.

Subito dopo ho cambiato canale ma la mia impressione era che il politico in questione fosse Renzi e la mia speranza era che il giudice assolvesse quel pover’uomo, o gli desse comunque ragione. Come non capirlo? Io ho smesso da tempo di dire parolacce e comunque non farebbe testo perché non ho figli. Fino a pochi giorni fa per difendermi dall’okkupazione mediatica renziana cambiavo puntualmente canale non appena scorgevo il suo faccione satollo, ma purtroppo finivo sempre col perdere tutte le notizie e sovente mi sono ritrovata a seguire quei dannati telefilm tedeschi in tedesco (ho la tv programmata per ascoltare i film in originale), o telenovele spagnole in spagnolo senza che avessi la più pallida idea di quello che stava accadendo e perché fossero vestiti come popolani medievali.

Stasera ho deciso di cambiare metodo. Me lo sono imposta non appena ho sentito la sigla del TG1 di Giorgino della sera: presentivo che ci sarebbe stata una intervista al leader perché il Corsera fontaniano aveva già informato che il PIL sarebbe cresciuto dell’ 0,8% e Renzi aveva già rispolverato il solito ritornello, ovvero che i “gufi stanno a zero” (vedi featured image – così capisci che non sono fanfaronate che mi sto inventando dopo avere sorseggiato un vinello profumato). Non appena colui si è presentato in video ho abbassato il volume. Lo so che c’é stato Einstein prima di questo articolo, lo so che le sue teorie sono state validate ma ri-garantisco che il vecchietto aveva ragione: il tempo è concetto veramente relativo. Nel mio caso mi è sembrato che l’intervista durasse mille anni, il cronografo tuttavia registrava SOLO cinque minuti terrestri!

Cinque minuti nel telegiornale di prima serata mentre le notizie del globo incombono?!!! Irriguardoso come minimo!! In proporzione (sono 50 Stati da gestire i suoi!!) manco il discorso settimanale alla nazione di Obama dura tanto. Ma possibile che non ci sia qualcuno – dentro quello staff trendy & cool che il nostro Premier si é costruito con i soldi del contribuente, che sappia dirgli che una tale sovraesposizione è fondamentalmente deleteria? Che il cittadino non ne può più? Che non ci sarebbe da meravigliare se si scoprisse che la caduta a picco negli ultimi sondaggi – abilmente censurata dal Corriere e dallo stesso Giorgino – sia determinata anche da queste situazioni mediaticamente patologiche?

L’altra sera c’era Roberto Speranza (PD) a “Otto e mezzo” (La7) della Gruber. Cianciava di una possibile, eventuale sua corsa per la Segreteria del Partito: aveva la stessa capacità di leadership e di “bucare lo schermo” di una ruota di scorta bucata… ma a questo punto chissenefrega? Tutto pur di cambiare… “Speranza” di cambiamento, appunto! Sic!


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