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Quello che il renzismo non dice (181) – Bersani da Floris: “Verdini sta votando tutte le fiducie, ma dove vogliamo andare? Adesso è tempo di chiarirsi. Il mio posto è nel PD”.

Creato il 15 marzo 2016 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
Parmenidesdi Rina Brundu. “Ma non la colpisce che il padre della Boschi si incontrasse con Carboni e che ora tutto sia stato archiviato?” chiede Giovanni Floris sorprendendo anche chi l’ascolta. “Certo, che mi colpisce” ribatte il Pierluigi Bersani che gli sta davanti, seduto in poltrona. L’ex Segretario PD non commenta oltre però, glissa e torna a concentrarsi sul tema che sembrerebbe interessarlo maggiormente: la rivendicazione dei risultati ottenuti dai governi di sinistra venuti prima di Renzi. “Non tutto può essere spregiudicatezza e arrivismo. Quei governi lì hanno fatto sedere Berlusconi…. lo hanno smacchiato. Il PD è sempre stata una grande forza nel Paese, siamo sicuri che al momento la stiamo usando al meglio quella forza?… Adesso c’é Verdini, il quale vota tutte le fiducie: ma dove stiamo andando? È venuto il tempo di chiarirsi?”.

“Non ha mai pensato” domanda sempre un Floris particolarmente ispirato “che siate voi in quanto minoranza a dovervene andare, e basta?”. Su questo Bersani non ha dubbi: “No, il mio posto è nel PD. Tutti invocano una prospettiva di centrosinistra ma se si dà per perso il PD mi dice come la realizziamo?”.

E poi l’ex Segretario riprende l’eterno discorso circolare senza mai spiegare perché ha votato le “40 fiducie” e perché continua a tenere il piede in due scarpe, forse finanche dimentico di avere appena detto che è arrivato il tempo di “chiarirsi”. Non so se serva una tigre per smacchiare un giaguaro ma nel caso questa tigre qui è atipica: miagola invece di graffiare e fa solo tanta malinconia, finanche tenerezza. Peccato!


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