Quello che Impari da una Convivenza

Creato il 08 giugno 2015 da In Central Perk @InCentralPerk
Sono passati due anni, o sarebbe meglio dire, sono volati due anni.
Da quando io e il giovine abbiamo messo su un primo, piccolo nido, da quando quella decisione, importante e semplice è stata fatta, da quando abbiamo capito che potevamo farcela, che sarebbe stato bellissimo farcela.
E ho capito che basta poco per migliorare una brutta giornata, basta anche un abbraccio, nel momento giusto.
Ho capito che alla mattina non servono le parole, che non ce n'è il tempo in quel quarto d'ora secco per prepararsi prima del lavoro. Ho capito che basta un bacio, prima di uscire dalla porta, prima di scendere dall'auto, e sarà un buongiorno.
Ho capito che a me tocca la lavatrice ma non il risotto, stirare ma non il barbecue, i dolci e le verdure ma non le sperimentazioni, che di cuoco pasticcione ne basta uno in casa.
Ho capito che si può essere dei ciccioni anche senza un filo di grasso, e che quel ciccione è l'unico nome che esce dolce e spontaneo.
Ho capito che il divano è comodo anche se piccolo, che alla fine basta stringersi, fare di uno il poggiapiedi dell'altro, e si sta bene.
Ho capito che le serie TV è più bello vederle in due, commentarle in due, scoprirle in due. E che le cene davanti a queste sono un piacere.
Ho capito che il venerdì è un giorno speciale, soprattutto per Vinicio.
Ho capito che in tre si sta altrettanto bene, e visto che di fretta non ce n'è proprio, quel tre può essere un gatto rosso che ti coccola, si fa coccolare, ti fa stare in pensiero, ti fa cadere alle sue zampe.
Ho capito che si può litigare per i motivi più banali, da chi deve portare giù la macchina, a chi deve svegliare chi, da come si è sistemato un cassetto a come ci si dimentica di annaffiare le piante. Ho capito che il muso duro non funziona, che alla fine si cede, ci si scioglie in un abbraccio ed è così bello fare la pace che viene il dubbio di litigare solo per quello.
Ho capito quanto è bello addormentarsi insieme, non sempre vicini, perchè basta una mano sopra a quella dell'altro per ricordarsi di essere insieme, di proteggersi. Contro gli incubi della notte, contro anche solo le zanzare.
Ho capito che quel giardino inizia ad essere troppo piccolo per tutte le piante che potremmo avere, che questo appartamento è troppo stretto per quei tre che potrebbero diventare quattro, o cinque, e visto che di fretta non ce n'è proprio, si parla di gatti, neri o grigi, e di cani, grandi o piccoli.
Ho capito che quello che era iniziato come un test, ora che è stato superato, può procedere verso una tappa più importante, con tutta la calma che queste cose comportano.
Perchè ho capito che in due si sta bene.
Si sta meglio.
Che se hai accanto la persona giusta, con cui ti diverti ancora, ridi ancora, ti innamori ancora, ogni sfida può essere vinta.
Ho capito che l'unico luogo che posso chiamare casa, ora, è accanto a lui.
Ovunque sarà.

Foto chiaramente di stagione.


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