quello che non trovi nei supermercati

Creato il 17 gennaio 2013 da Davideciaccia @FailCaffe

Tommaso Marinetti scrive che l’arte è inseparabile dalla vita ma che l’essenza della poesia consiste nell’azione. In questa Barzolletta i motivi per i quali ha dannatamente ragione

di aldopalmisano

Per strada, a lavoro, ovunque puoi trovare degli schemi che dicono cosa ma sopratutto come agire per adeguare la tua figura al consono relazionare…ahrgh!

Ci sono molti modi per trascorrere la propria vita senza l’aiuto di alcuna cintura.

Il segreto è nell’esile confine fra realtà e libertà.

Liberi, come? Piuttosto liberi, e basta. 

Immaginare la meraviglia, questa è la seconda storia più grande di tutti i tempi.

“La meraviglia” dice Borges  “è forse incomunicabile; la luna del Bengala non è uguale alla luna dello Yemen eppure si lascia descrivere con le stesse parole”.
Per i prossimi dieci minuti, una bambina innocente prescelta di decidere tra il bene e il male sarà la meraviglia a cui partecipare .
Potrebbe iniziare così una lunga storia se questo videoclip fosse un film, invece lo è.
Sarebbe allo stesso modo un bellissimo album ad assumere le forme di una canzone, eppure è anche questo.

Questo “Roland I Feel You” dei Get Well Soon è un evidente omaggio al cinema surreale di Alejandro Jodorowsky, agli horror splatter di Lucio Fulci e all’epicità western di Sergio Leone (il fake-film della clip è addirittura in Italiano).
Il lavoro di Philipp Kassbohrer ha subito il fascino del cileno: regista, artista, scrittore, mago, uomo. Uno che quarant’anni fa è entrato a far parte della storia della settima arte e anche di qualcosa più impalpabile scrivendo fra i tanti lungometraggi due in particolare: “El Topo” e “La montagna sacra”.

Fra le sue più grandi qualtà, quella di aver capito alla perfezione cosa diceva Marinetti quando parlava di arte-azione. Da giovane, passò qualche anno con il suo amico poeta Enrique Lihn compiendo una moltitudine di “atti poetici”, comportamenti o azioni semplici ma totalmente fuori dal contesto originale.
Scrive nel suo libro “Psicomagia” 

Un giorno Lihn e io abbiamo deciso che dovevamo camminare sempre in linea retta, senza mai deviare. Mi spiego: se durante una passeggiata ci imbattevamo in un albero, invece di girargli attorno ci arrampicavamo in giro per proseguire la conversazione. O ancora: se il cammino veniva ostruito da una macchina posteggiata, ci salivamo sopra e camminavamo sul tetto… di fronte a una casa, suonavamo il campanello, entravamo dalla porta principale e uscivamo da dove potevamo, a volte da una finestra. La cosa importante era camminare sempre in linea retta senza preoccuparsi degli ostacoli, agendo come se non esistessero.

Essere in grado di compiere un atto poetico, se non qualcosa che gli assomigli vagamente, in principio non è molto facile; è la rottura con gli schemi, quali che siano; dimostra che a pensarci un attimo possiamo fare quello che vogliamo, sempre e dovunque. Un po’ come la storia degli “Abbracci Gratis” in cui spesso mi imbatto passando per il centro, l’atto poetico è tanto banale quanto inaspettatamente potente e riesce a riavvicinare un piacere troppo spesso dimenticato nello stress degli impegni, nella fretta delle montagne di calzini, il piacere delle piccole cose.
Da parte mia, dopo la lettura di questo libro ho già compiuto un paio di queste storie poetiche, la cosa più divertente è aver avuto ogni volta un sorriso da ebete stampato sulle labbra. Il segreto è mettere dell’amore nelle cose ma, come è noto, l’amore non si trova nei supermercati.

Beh adesso godetevi il clip “La bestia scarlatta con sette teste”
E rilassatevi un poco ogni tanto, scià!


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