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quello che passa il convento

Creato il 02 novembre 2011 da Martahasflowers
Il fatto è che non ho più il computer perché me lo hanno rubato.
Ma in questo momento non ho quasi più niente.
Solo un paio di scarpe, due magliette, una felpa, un paio di mutande e calze,
un libro, due cd, una caffettiera, lo spazzolino da denti.
Tutto è inscatolato, messo via, forse perduto per sempre.
Anche se un po' di cose che credevo perdute le ho ritrovate e messe di nuovo via,
con la speranza di non perderle di nuovo.
Mi aggiro in una casa che non è più casa e fa l'offesa,
e rimbalzo come pallina di un vecchio flipper tra qui e quella che sarà la nostra nuova casa,
cantiere che ci accoglierà come tale, ma che credo di amare già un po'.
Oscillo tra botte di sconforto e botte di allegria,
che nemmeno sotto l'effetto di una droga non ben calibrata.
Uso, per scrivere, strumenti che non sono miei
e che infatti si ribellano ai miei ordini
e rifiutano ogni piccola intimità.
Lasciandomi frustrata e delusa.
Mi mancano le mie foto,
quelle nelle mani dei ladri ora,
quelle che ho scattato ma che non posso fare mie,
quelle che avrei scattato se ora non fosse ora.
Questo post sarà il primo post senza immagini,
e spero sia anche l'ultimo così nudo e indifeso e spaesato tra gli altri,
poverino.

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