quello che può succedere ad aver visto troppe volte “Fuori orario”

Creato il 03 aprile 2014 da Plus1gmt

Ciao, mi chiamo Roberto e ho l’ossessione del labiale. L’ossessione del labiale è una patologia che induce le persone come me che vi sono soggette a osservare le labbra (quelle della bocca, nel senso che è bello osservare anche le altre e anche quella può diventare un’ossessione ma in quel caso il concetto di labiale necessita di ben altro genere di definizione) dicevo a osservare le labbra trovando il piacere della massima comprensione nell’associare i suoni emessi durante la fonazione al movimento esercitato dalla componente più esterna dell’apparato preposto a ciò. Che significa che tu parli e a me, anziché guardarti negli occhi, mi viene da osservarti la bocca.

Vivo nella convinzione che seguire questa pratica consenta di comprendere meglio le parole e il loro significato, prova ne è che al telefono devo concentrarmi il doppio e basta un niente che mi perdo ampi passaggi della conversazione. Non solo: all’università cercavo sempre di prendere i posti più vicini agli insegnanti quando seguivo le lezioni, adducendo la scusa di problemi di udito per poter usufruire di quel meraviglioso rinforzo comunicativo che è la bocca intenta a esprimersi, cosa che permette una doppia ricezione dei significati. Quello della parola, che passa attraverso le orecchie e arriva al cervello, e quello dei movimenti di labbra, denti e lingua che ti anticipano la sequenza dei suoni che seguirà nei successivi millesimi di secondo consentendoti di cogliere prima la parola pronunciata di lì a momenti e conseguentemente un back up con un ritardo impercettibile ma fondamentale, che raddoppia il messaggio in arrivo e ne moltiplica l’assimilazione. Il vantaggio è che sembra di sentire due volte ogni termine, ogni frase, ogni passaggio e questo ne consente una migliore comprensione.

Ma a parte sembrare un po’ spostati o affetti da una sorta di strabismo verticale, l’ossessione per il labiale comporta un ulteriore effetto collaterale. Provate infatti a seguire un film straniero doppiato in italiano e le vostre abitudini allo studio della bocca altrui termineranno schiacciate dall’istinto di sopravvivenza o, per lo meno, da quello stato d’animo per cui, se avete pagato il biglietto del cinema, per una volta potete anche dimenticare le vostre assurde fissazioni. Senza contare che esistono anche molti film e telefilm in italiano in cui l’audio non viene registrato in presa diretta ma aggiunto con la stessa tecnica, per cui l’impressione della non perfetta corrispondenza tra lettere e movimenti dei muscoli della bocca induce a forti traumi psicologici. L’ossessione del labiale è utile anche a individuare se non c’è perfetta sincronizzazione tra una ripresa video e la sua traccia audio, ci sono scene su dispositivi digitali in cui per motivi di velocità del processore la codifica delle immagini rispetto a quella del suono non è perfettamente allineata, così uno può accorgersi subito se c’è qualcosa che non va.

Comunque se soffrite di ossessione del labiale dovreste fare come me e trattenervi. Almeno nella vita reale, a meno di casi soprannaturali o in presenza di persone possedute, difficilmente assisterete a fenomeni di enricoghezzismo, quindi sforzatevi di guardare altrove se non ricambiando lo sguardo di chi si sta rivolgendo a voi, eviterete inoltre l’inutile imbarazzo di chi non si sente molto a suo agio con la propria dentatura, autentica, fittizia o approssimativa, in pubblico.



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