Magazine Diario personale
Eravamo io e lo spagnolo con cui ho fatto il viaggio di rientro all'aeroporto Jose' Marti' de La Habana,avevamo circa 3 ore davanti prima dell'imbarco e cosi' ci siamo seduti sui tavolini in fondo accanto alla cafeteria ad aspettare,ogni tanto uno dei 2 si faceva un giro mentre l'altro cuidava i bagagli.
A un certo punto arrivano 2 ragazzi italiani,sui 35 anni,veneti a sentire la parlata,direi anche di qualche paese pituttosto che di una citta',neanche mal messi in arnese anche se uno era un po' traballante per eccesso,suppongo,di ron e con una faccia di uno da cui non comprerei un auto usata.
Si sono seduti proprio nel tavolino accanto,parlavano a voce piuttosto alta e sicuramente erano al loro primo viaggio a Cuba,occhi sognanti,sguardo un po' perso nel vuoto,lo sguardo di chi ha vissuto un esperienza che non si aspettava.
A naso gente appunto di paese con una non eccessiva dimestichezza con l'altro sesso.....pareva avessero toccato il cielo con un dito,parlavano delle loro trombate come se fossero state conquiste eccezzionali con le ultime sopravvissute vergini cubane,si domandavano se avessero portato quell'amico o quell'altro come si sarebbero divertiti anche loro.
Sicuramente avevano tanti argomenti per innumerevoli discussioni da bar per mesi e mesi,anche se certamente gia' il giorno dopo il rientro avrebbero cercato la prima data buona per ripartire,soldi permettendo.
Da un lato mi facevano sorridere,dall'altro ho provato un po' di invidia per la loro sincera felicita',per qull'inebriante e...fallace sensazione di onnipotenza e di autostima che le conquiste cubane,le facili conquiste cubane,sanno regalare.
A distanza di una settimana dal mio rientro,dopo una vacanza la in cui cosa piu' bella e' stata una guajira ventenne mi accorgo che non ripartirei domani mattina,che al momento e' bene Cuba metterla un attimo da parte,mi rendo conto che cio' che voglio di Cuba posso portarmelo via abbastanza facilmente e in questo momento non c'e' molto altro che mi interessa.
Forse dipende che qua' c'e' davvero tanto da fare,il club,l'estate che va preparata al meglio e un altro progetto che potrebbe concretizzarsi nel giro di qualche settimana,non ho tempo,ora,per Cuba.
Per questa ragione con un sorriso un po' amaro mi sono ritrovato ad invidiare quei 2 ragazzi e quel tutto da fare che leggevo nei loro occhi,10 anni fa anche io ero cosi' oggi le cose sono cambiate,Cuba resta ma a patto di poter finalemnte stringere qualcosa di concreto che non sia il bel culo di una splendida triguena.