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Quello stronzo di No Tav ha avuto il fatto suo

Creato il 01 marzo 2012 da Ilrattodellospazio
E' veramente una ben strana Italia quella che si osserva guardandola da destra.Anzi, più che da "destra": dal basso, dalle parti meno nobili, che si volge lo sguardo al resto del paese.Al povero Luca Abbà (che ancora lotta contro la morte) i più "autorevoli" rappresentanti del pensiero (se così possiamo definirlo) di destra viene detto di tutto, fino a definirlo "cretinetti" sulla prima pagina del Giornale, mentre il "misurato" Libero nei giorni scorsi ha titolato "Fecciarossa".I commenti dei lettori possono essere sunteggiati così: un povero stronzo ed imbecille che invece di andare a lavorare se l'è cercata.Gli articoli di Sallusti, Belpietro & C. in realtà contengono ben altro. Non insultiamo la loro intelligenza presumendo che non abbiamo il minimo senso di pietà, che non sappiano cosa stanno scrivendo (ovvero che Abbà era un povero miserabile, titolare di una vita umana priva di alcun valore). In realtà stanno continuando ad operare una ben orchestrata (e miserabilmente messa in atto) campagna di stampa (e di odio, che però è assolutamente funzionale alla strategia) che ricalca vecchi modelli, quello dei cosacchi che portano ad abbeverare i loro cavalli in San Pietro.Si deve individuare il nemico (prima i pacifisti, poi le nuove brigate rosse, la bocciofila di Trento ecc.) che oggi è ben rappresentabile col movimento No Tav.Anche perchè pure a sinistra ci sono gli imbecilli, anzi gli "utili idioti" con la voglia di menare le mani e che diventano un ottimo alibi per i miserabili che stanno rimestando nel fango.Il problema della Tav? I costi benefici? L'utilità? Le conseguenze per le comunità?Sparito.E così sparisce anche l'interesse comune e quello particolare. Che i rappresentati politici ed i cittadini che lottano contro i cantieri appartengono a tutti i partiti ovviamente sparisce. Al lettore che Sallusti e Belpietro non si deve far sapere quale sia la realtà. Che Abbà non è uno scioperato terrorista, ma un agricoltore (agricoltura biologica: comunista!) che vuole difendere la sua terra, non deve essere detto.Perchè magari anche nel mondo semplificato del lettore che vede tutto in bianco e nero (come lettere sul proprio quotidiano), sprofondato nella sua poltrona (o meglio ancora davanti al computer, pronto a lasciare un commento grondante di odio) sapere che quella è una persona che si spacca la schiena togliendo le pietre dal terreno (e non un fighetto figlio di papà) potrebbe far venire il dubbio che magari quelli qualche ragione ce l'hanno.E se quelli hanno ragione sulla Tav forse ce l'hanno anche su altre cose.Forse è da anni che Sallusti e Belpietro (ed i loro "colleghi", oggi su Libero Borgonovo su Gramellini commenta "per lo meno stupisce tanto affetto per i pacifici manifestanti dalle colonne di un quotidiano la cui proprietà è stata fra i promotori dell’Alta velocità in Italia", evidentemente abituato a vendere le parole ed il pensiero al padrone, incredulo che Gramellini potesse esprime un'opinione) manipolano la verità ed i loro lettori.Forse i loro padroni (vedi appunto l'incredulo Borgonovo) è da anni che prendono per i fondelli i loro e-lettori (un esempio? Mills per la Cassazione è un corrotto, per gli "stimati" articolisti Berlusconi è innocente, quindi è perfettamente logico che Mills si è corrotto da solo per fare un favore all'inconsapevole Berlsuconi, proprio come a Scajola pagavano la casa, a sua insaputa).Il problema non sono i giornalisti "venduti", bensì i loro lettori che sembrano accettare tutto, senza alcun pensiero critico. Come si fa a dire di una persona in fin di vita che è solo un cretino che se l'è cercata? Se si arriva a questo punto si può davvero credere a qualsiasi scemenza.

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