Questa Coppa Italia non funziona

In questi primi due giorni del quarto turno di Tim Cup abbiamo assistito al grande impegno che dedicano le squadre “piccole” per queste partite, riuscendo a mettere in difficoltà le big.

Esatto, proprio così. Fa effetto vedere dei club di Serie A così importanti soffrire con squadre di Serie B o Lega Pro, ma il calcio è bello anche per questo.

Prendiamo come esempio la partita del Milan. Nessuno si sarebbe aspettato una prestazione del genere da parte dei rossoneri contro una squadra di categoria inferiore come il Crotone. Alla fine il Milan ha vinto 3-1 ai supplementari, grazie ai gol di Bonaventura e Niang. Ma se questo quarto turno si fosse giocato a Crotone? Provate ad immaginare. Il Crotone ha portato cinquemila tifosi in trasferta nella “Scala Del Calcio” in uno stadio che spesso e volentieri –come quasi tutti gli stadi d’Italia- resta semivuoto in partite del genere, ma se avessero giocato a Crotone, sarebbe stata una festa a prescindere del risultato.

Immaginate se il sorteggio della nostra Coppa Italia sia come quello della Fa Cup o della Copa Del Rey. Vi spiego. In queste due coppe nazionali non vengono privilegiate le squadre più forti. In entrambe le Coppe, le big iniziano a giocare già dai primi turni e non ci sono teste di serie.

Nella FA Cup si decide per sorteggio chi debba giocare in casa ed in caso di parità si va al replay ed in questo caso giocherà in casa la squadra che ha giocato la prima partita in trasferta, e così via fino alla finale di Wembley.

Nella Copa Del Rey si affrontano le squadre in partite di andata e ritorno, un po’ più difficile superare il turno per le squadre “piccole”, ma sarebbe comunque una bella esperienza giocare in stadi come il Camp Nou o il Santiago Bernabeu.

Sarebbe uno spettacolo unico. Basti pensare che un club come il Villanovense abbia fermato in casa 0-0 quei marziani del Barcellona. Oppure chi si ricorda il magico Cambridge che lo scorso anno fermò i mostri del Manchester United di Van Gaal? Ecco, magari anche in Italia potrebbero adottare un sistema del genere, ci si potrebbe divertire di più. E se poi Higuain o Dybala dovessero segnarne 4 alla Reggiana o al Lumezzane, pazienza.

L’importante è che Davide e Golia combattano a mani nude, e che non sia una guerra già persa in partenza.