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Questa europa non fa per noi, ci soffoca

Creato il 07 dicembre 2011 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Noi italiani, siamo un popolo di creatori e di grandi produttori della buona qualità e del buon gusto. Non possiamo mescolarci in una Europa dove vengono regolarmente ignorate le regole più elementari di una vita sana e dignitosa, sia nella nostra alimentazione che in altro campo. Un’Europa dove si fa passare per formaggio, un prodotto fatto senza latte; si fa passare per cioccolata, un prodotto che di cacao non ne ha nemmeno l’odore; si fa passare per vino, un prodotto fatto senza uva. Tolto il Made in Italy, cosa ci resta? Ci resta la subalternità al direttorio Franco-Tedesco, con stipendi di molto al di sotto della media europea, con tasse di molto superiori alla media europea e con il costo della vita, molto al di sopra della media Europea. Questa, in sintesi, la vera situazione del popolo italiano in questo momento. In poche parole, siamo i paria d’Europa. Quello che più stona, è che la scelta di entrarci, in questa Europa, non è stata una scelta di popolo, con un referendum popolare, ma ci è stato imposto dall’alto, dai nostri politici da noi messi li a governarci, con un cambio Lira- Euro da capestro. A chi è convenuto questo drastico passaggio? Ai Finanzieri d’assalto, ai Banchieri di pochi scrupoli, ai Politici di “lunghe vedute”, non certo ad un popolo, che ora ne sta scontando le atroci conseguenze. L’attuale Governo ne è l’emanazione e la dimostrazione più alta e significativa di ciò che spetta, in futuro, al popolo italiano; d’altronde l’imminente Decreto Legge lo sta a dimostrare: sacrifici, sacrifici, sacrifici e tagli, tagli, tagli, ma non ai Partiti, non ai Sindacati, non a questa mastodontica organizzazione Statale, non alle Banche (d’altronde è o non è il Governo dei Banchieri?). Qui sta il grande difetto (voluto?) di questo Decreto Legge. Questo Governo, ci sta dando l’ultimo colpo di grazia, dopo, povertà diffusa e poca ricchissima borghesia, costituita solo da grossi imprenditori industriali e da Banchieri, oltre ai soliti politici, naturalmente, classe privilegiata. Popolo pacifico, quello italiano, fino a rasentare l’incoscienza, quindi giusto il detto: “Ogni popolo ha il Governo che merita”. Così, in Europa, siamo considerati un popolo pecoreccio, abituato ad essere condotto da un pastore, quindi abituato a subire angherie dai politici, da esso stesso eletti e non incline a ribellarsi. Ma fino a quando il popolo gregge italiano subirà? Riuscirà questo popolo pecoreccio a trasformarsi in una muta di lupi? Almeno per riconquistare la sua meritata dignità in una vera Democrazia.

Stelio Bonsegna

 



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