Per il Festival Orestiadi, diretto da Claudio Collovà, questa sera, alle 21,15 al Baglio Di Stefano a Gibellina è in programma “Sonno”, con Emiliano Austeri, Marta Bichisao, Riccardo Capozza, Gaetano Liberti e Fabio Venturelli. Cura della visione e regia sono di Vincenzo Schino. Drammaturgia di Letizia Buoso, cura del movimento di Marta Bichisao. Pittura, Pierluca Cetera. Sonno nasce dalla frequentazione di due mondi, quello visivo del pittore del ’700 Francisco Goya e quello visionario del Macbeth di Shakespeare. Il teatro diventa un dispositivo per la visione, luogo di apertura della percezione. Nella ricerca sull’origine della sua funzione, è indagato ogni singolo elemento e ogni movimento della materia, del pensiero e della sensazione. La necessità della rappresentazione sin dalle origini dell’uomo nasce nell'assenza di qualcosa o qualcuno: per questo motivo è necessario inciderne un’immagine e conservarla. Attraverso il teatro, la domanda sulla rappresentazione è aperta al nostro vivere e immaginarci nel presente e il ritratto diventa un mezzo di conoscenza dell’essere umano. È una ricerca di intimità, di accordo e respiro comune. In questo respiro è incluso lo spettatore.