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Questa sera Marcello Sorgi a San Vito Lo Capo

Creato il 09 luglio 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

Questa sera alle 21.30 in via Venza secondo appuntamento con "Libri, autori e buganvillee", la rassegna letteraria curata da Giacomo Pilati.

 Marcello Sorgi scrittore e giornalista, già direttore de La Stampa e del Tg1, presenta «Le sconfitte non contano». 

Nino è un giovane soldato siciliano che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, decide di tornare a casa a piedi dalla Toscana, attraversando l’Italia distrutta dai bombardamenti. A Palermo, l’amministrazione americana ha lasciato un clima di euforia, in cui si mescolano miseria e illusioni, ma dove il rapporto tra gli ufficiali Usa che comandano le truppe occupanti e i boss della mafia del latifondo è sempre più stretto. Da qui, dal rifiuto del vecchio potere che risorge accanto al nuovo, nasce la conversione a sinistra di Nino e la sua nuova vita di giovane avvocato impegnato nei grandi processi che scandiscono gli anni della Repubblica, in un’epoca segnata dalla guerra contro i feudi dei capimafia, dalle battaglie intellettuali e artistiche che vedono protagonisti personaggi come Danilo Dolci, Pertini, Calamandrei, dal cinema di Visconti e Rosi, dal ping-pong intellettuale tra Sciascia, Bobbio e Galante Garrone, dal ’68 siciliano, dalla nascita della Sellerio, dagli amici ammazzati dalla mafia. Marcello Sorgi segue con attenzione tutte le avventure di questo eccentrico siciliano e racconta la sua filosofia di vita, l’entusiasmo contagioso degli anni del dopoguerra insieme alla grande passione politica e civile di una generazione che ha cercato di consegnare un mondo migliore ai propri figli. Ed è in questo profondo e intenso dialogo tra l’autore, Marcello, e il protagonista del libro, suo padre Nino, che il lettore assiste a un esercizio di memoria collettivo, dove l’affetto e l’ironia servono a raccontare non solo la storia di una famiglia, ma anche quella di una certa sinistra siciliana in cui confluivano l’azionismo piemontese, il cattolicesimo impegnato e il cinema di denuncia. Una sinistra estrosa, poetica, irregolare, antimafiosa e, sotto sotto, antitaliana.


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