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Questa sera si recita a soggetto

Creato il 26 agosto 2013 da Monica @lovedlens
Questa sera si recita a soggettoEzio, autore con qualche problema con i lieto fine, nonchè narratore della storia, si destreggia tra una vita sociale poco stimolante, come ammette lui stesso ("Mi chiamo Ezio Colanzi, ho trentotto anni e non ho mai fatto niente in vita mia") e un'immaginazione talmente vivida da ritrovarsi ospite a casa dei personaggi da lui stesso inventati. Durante la stesura del suo progetto Ezio conosce i suoi protagonisti, personaggi che si rivelano logorroici, insoddisfatti e invadenti. Tutti loro hanno paura di qualcosa: paura di vivere, di conoscersi, di crescere, di soffrire o far soffrire. Personaggi così non possono che essere figli di uno scrittore che preferisce scrivere l'amore piuttosto che innamorarsi veramente.
Sulle note di Simon & Gartfurkel, assistiamo ad una commedia piacevole a tratti divertente che sorprende chi, erroneamente, si aspetta da questa pellicola un classico filmetto di poco conto, dimostrano che in Italia si riesce, volendo, a distaccarsi dai cinepanettoni.Un film ricco di riferimenti dal teatro ad Anderson ed Allen, con una sorta di filo conduttore psicoanalitico, che detta così può anche sembrare una cosa pesante ma non lo è. Novanta minuti scorrono via velocemente, tra un autore stralunato, una tragicamente comica nonna, delle coppie di genitori male assortiti e dei giovani che forse rappresentano la vera novità della pellicola.  Happy family è una sorta di esercizio contro la paura, scritto in una romantica Milano d'estate, nella quale si riesce a vedere un gabbiano nonostante l'assenza del mare, quando tutto sembra immobile e dal silenzio emergono pensieri e riflessioni, desideri e timori.

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