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Questa settimana ci occupiamo delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino in età pediatrica

Creato il 08 aprile 2014 da Antonioriccipv @antonioricci

Nella settimana tra il 7 e  l’11 aprile sono stato, come tutti i mesi, a Roma per frequentare il MASTER DI II° LIVELLO IN GASTROENTEROLOGIA E EPATOLOGIA.

La settimana è stata dedicata allo studio e all’approfondimento delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino nel bambino e dell’adolescente.

Questa settimana parliamo delle malattie infiammatorie croniche dell'intestino nel bambino

Ad oggi Le malattie infiammatorie croniche intestinali possono essere divise in tre entità patologiche:

  • Colite ulcerosa;
  • Morbo di Crohn ;
  • Colite indeterminata.

Tutte e tre le entità sono caratterizzate da una infiammazione cronica della mucosa della parete intestinale, ma esistono differenze sostanziali.

La colite ulcerosa interessa solo la mucosa del colon ed è caratterizzata da una infiammazione a partenza dal retto che può estendersi per continuità fino ad interessare tutte le porzioni prossimali del colon.

Il morbo di Crohn interessa in maniera segmentale qualsiasi parte del tubo gastrointestinale e la flogosi interessa tutto lo spessore della parete intestinale.

La colite indeterminata è caratterizzata da una infiammazione confinata al colon, ma con caratteristiche istologiche che non permettono inizialmente una diagnosi differenziale tra colite ulcerosa e morbo di Crohn.

Il 30% di tutte le malattie infiammatorie croniche dell’intestino  esordisce in età pediatrica, anche sotto i 5 anni di vita. Sono malattie in costante crescita negli ultimi decenni.

Per queste malattie esiste una suscettibilità genetica ancora poco nota.

I sintomi all’esordio possono essere divisi in intestinali ed extraintestinali.

I sintomi intestinali variano a seconda del tratto colpito dal processo infiammatorio. In particolare, in caso di interessamento dell’intestino tenue (Morbo di Crohn) si avranno sintomi come diarrea cronica e calo ponderale e/o sintomi caratterizzati da vomito, distensione addominale e dolori addominali.

Quando ad essere colpito, è principalmente il colon, il corteo sintomatologico sarà caratterizzato da diarrea, perdita di sangue e/o muco con le feci.

Quando l’interessamento è a livello dello stomaco e del duodeno, i sintomi principali possono essere nausea, e vomito.

Il Morbo di Crohn può essere caratterizzato anche da una patologia a livello dell’ano con presenza di ragadi non dolorose, ulcere, fistole, ascessi, ed escrescenze carnose.

Sia il Morbo di Crohn che la Colite ulcerosa possono esordire anche con un corteo sintomatologico extraintestinale (calo ponderale, diminuzione della crescita, ritardo puberale, febbre, aftosi orale, eritema nodoso) o presentarsi come malattia extraintestinale (uveite, artropatia, sacroileite, spondilite anchilosante, colangite sclerosante).

La diagnosi non sempre è agevole e l’iter diagnostico non è facilmente schematizzabile; esso deve essere flessibile e personalizzabile.

Gli strumenti diagnostici di cui ci dobbiamo avvalere, è prima di tutto la storia clinica con la presenza dei sintomi già descritti.

In questo caso occorre rivolgersi ad un centro di gastroenterologia pediatrica come il nostro, presso la clinica Pediatrica del San Matteo di Pavia.

In seguito devono essere eseguite indagini di laboratorio, su sangue e sulle feci.

Quindi l’ecografia addominale e se il sospetto si conferma l’endoscopia con biopsia, sotto forma di esofagogastroduodenoscopia e di colonscopia è la migliore tecnica per le diagnosi di malattie infiammatorie croniche dell’intestino.

Queste malattie, che sono croniche, possono avere un decorso favorevole o anche molto sfavorevole con la necessità d’interventi chirurgici sull’intestino.

La giusta diagnosi, il corretto inquadramento del paziente e la corretta terapia immediata riducono il rischio di avere un decorso aggressivo in maniera decisiva e permettono ai pazienti e alle famiglie di condurre una vita normale.

La terapia va mantenuto sotto stretto controllo medico visto che i farmaci che si utilizzano sono soppressori del sistema immunitario anche molto potenti.

La gestione è complessa e deve essere seguita da un centro specialistico come il nostro.

La ricerca medica negli ultimi decenni ha fatto notevoli  progressi in questo campo e continua a farne, chi gestisce queste terapie deve essere costantemente aggiornato sui progressi scientifici  e sulle nuove terapie sempre più promettenti, anche se non di facile gestione.



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