Recensione
Queste stanze vuote è il titolo della raccolta di racconti dell'esordiente Massimiliano Maestrello, giornalista free-lance di trentatré anni che ha anche pubblicato due reportage con la casa editrice Zandegù, Spaghetti Wrestler: Un lottatore chiamato Jhonny Puttini e Aldilà del tendone. Una giornata nel cimitero dei circensi.
Le sette storie brevi che compongono l'opera sono una sorpresa: il livello narrativo è veramente alto e pagina dopo pagina non ci si annoia mai. L'autore è molto bravo nel tenere sulla corda il lettore narrando spaccati di vita difficili e creando empatia per i personaggi attraverso la descrizione minuziosa ma non esasperata della trama. I temi trattati – la droga, il lavoro, l'omosessualità, la noia della provincia, l'amicizia e soprattutto la solitudine – sono strabusati nella narrativa italiana, quindi non è per niente facile tirare fuori qualcosa di originale o interessante. Invece, Maestrello riesce nell'intento con la sua prosa delicata, precisa e avvolgente. I sette racconti spaziano nel tempo, nelle fasi della vita – di volta in volta i protagonisti sono adolescenti, bambini o adulti – e nelle situazioni. Particolarmente belli sono il primo racconto, Giorni come stanze vuote, in cui il nichilismo percorre la vita di giovani sbandati fino a un finale che non lascia speranza alcuna, il quinto, Cuccioli, con il muro contro muro tra un figlio omosessuale e il padre tradizionalista durante il giorno delle nozze dell'altro figlio, e l'ultimo, La casa della vecchia Zita, nel quale la noia della provincia viene scossa da un omicidio che anni dopo si ricollegherà a un fatto che coinvolge quattro ragazzi del luogo. Notevoli anche Il bambino del cortile e L'estate dei mondiali, che vengono purtroppo rovinati da finali troppo aperti che stonano con i climax creati e che lasciano il lettore con l'amaro in bocca. Questo difetto, comunque, rimane anche negli altri racconti ed è il neo più vistoso della raccolta che, a parte qualche errore ortografico e di concordanza dei verbi - un esempio a pag. 113: “Hanno avanzato un sacco di cose, di là” che, nonostante sia un discorso diretto esclamato da una ragazza non italiana, stona anche con il resto delle frasi dette dalla stessa - figli con tutta probabilità della disattenzione e sui quali si può sorvolare, per tutto il resto rimane più che positiva.
In conclusione, Queste stanze vuote è una lettura da consigliare. La capacità dell'autore di entrare in mondi di disagio descrivendoli attraverso i gesti e le situazioni dà ai racconti una maturità certamente al di sopra della media degli esordienti. Sicuramente questo è un ottimo biglietto di presentazione in vista di un romanzo vero e proprio.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Queste Stanze Vuote
- Autore: Massimiliano Maestrello
- Editore: Edizioni La Gru
- Data di Pubblicazione: Aprile 2014
- Collana: Catarsi
- ISBN-13: 9788897092858
- Pagine: 222
- Formato - Prezzo: Brossura - 14,50 Euro