Mi piacciono, questi strani musicisti del giorno d’oggi.
Quelli che ogni tanto passano anche in radio.
Quelli che mi capita di sentire tra una Chiara di X Factor e un Marco Mengoni.
Così, per caso.
Li ascolto e mi chiedo come possano essere finiti lì, nel calderone della musica usa e getta.
Piccole perle nascoste dove De Andrè faceva nascere i fiori.
Che poi non so neppure io perché mi stupisco tanto; in fondo, questi strani musicisti del giorno d’oggi non fanno niente di così temerario.
Prendono un vecchio brano (rock?), lo rivestono di swing, gli danno un delizioso sapore black e… nient’altro: il gioco è fatto.
Comunissima prassi nel jazz, meno diffusa nella musica commerciale.
John De Leo insegna.
… quanto mi piace Walking On The Moon nella versione Roseaux / Aloe Blacc?