In questi mesi vi ho asciugato gli organi riproduttivi a furia di parlare di editoria e, nello specifico, di editoria italiana.
Fermo restando il fatto che, dal mio punto di vista, in questo 2010 la situazione è peggiorata notevolmente, con buona pace della rivoluzione digitale (diffusa un po' ovunque, ma nel nostro califfato no), mi è venuto in mente di dare piena voce alle vostre opinioni in merito. Per mettere un po' di ordine lo farò attraverso questo breve questionario. Non facciamo troppo i fighini (niente sondaggioni etc), e usiamo i commenti per rispondere, così magari viene fuori anche una bella discussione. Cerchiamo solo di resistere alla tentazione di riproporre i roghi di libri, ok? Anche perché va a finire che qualche ultranovantenne nazista rifugiato in Paraguay ci chiederebbe i diritti d'autore...
N.B.: Tenete conto che il mio punto di vista è quello di uno scribacchino a cui NON interessa una pubblicazione tradizionale. Quindi evitate le solite idiozie sullo scrittore frustrato etc etc. Ci sono altri blog gestiti da simili figuri, sfogatevi lì.
-
Qual è la tua valutazione generale sull'editoria italiana?
Ottima.
Buona.
Sufficiente.
Mediocre.
Pessima.
Ripropongo il rogo dei libri a dispetto dell'arzillo vecchietto di qui sopra.
-
Con quali parametri pensi che vengano pubblicati gli esordienti italiani?
Meritocrazia.
Spintarelle, leccaculismo e conoscenze pregresse nel settore.
Meritocrazia più spintarelle, leccaculismo e conoscenze pregresse nel settore.
Affiliandosi alla P2 o alla P3.
-
Mediamente, quanto ti sembrano moderne ed efficienti le case editrici italiane?
Come nel resto d'Europa.
Sono indietro di parecchi anni, soprattutto riguardo le nuove tecnologie.
Vivono nel fottuto mesozoico.
-
(Se sei un imbrattacarte con velleità di pubblicazione) Quante e quali motivazioni hai quando spedisci un manoscritto a un editore?
Sono molto speranzoso.
Non mi importa essere pubblicato, ma spero in una valutazione attenta e motivata del mio manoscritto.
Sarà già una fortuna se leggeranno la prima pagina del manoscritto.
Finirà direttamente in pattumiera.
Non spedisco più manoscritti.
-
Compreresti un ebook italiano su uno dei nuovi portali specializzati?
Sì.
No, costano troppo.
No, finché le proposte sono identiche al cartaceo.
Non leggo ebook.
Mi affido alla pirateria.
-
Cosa pensi degli autori che scelgono l'autopubblicazione?
Propongono un'alternativa interessante.
Possono anche essere bravi, ma il problema è la scarsa visibilità.
Sono dei perdenti che non riescono a ottenere una pubblicazione tradizionale.
-
Durante il 2010 hai letto qualche libro o ebook in lingua inglese (o francese, o spagnolo, o quel che vi pare)?
Sì, ne ho letti diversi.
Sì, ma solo in via eccezionale.
Non mastico l'inglese.
Non mi interessa farlo.
Ci mancherebbe! Viva l'Italia, Viva il tricolore e i nostri gloriosi editori!
-
Qual è il tuo stato d'animo attuale quando entri in libreria italiana?
Sono nel paese dei balocchi!
Speranzoso.
Nostalgico.
Disfattista.
Dov'è quella cazzo di tanica di benzina?