Magazine Cultura
Oggigiorno il diritto allo studio è ancora garantito in Italia. Invece il diritto al lavoro no. Il lavoro è bello quando è un diritto, non un obbligo. Ma è sciocco avere il diritto allo studio se manca il diritto al lavoro, no?Bisognerebbe ribaltare ogni cosa...insegnare ai bambini subito a fare un lavoro manuale, farli lavorare da 11 a 16 anni, nel periodo della pubertà, quando sono più stronzi e più aggressivi.Poi avviene il momento di acculturarsi, si smette di lavorare per cedere il passo allo studio da 16 a 25 anni una specie di college omnicomprensivo, un ibrido tra università e liceo, dove si impara l'arte della vita e la cultura umanistica, diviso in indirizzo scientifico, indirizzo informatico, indirizzo umanistico, indirizzo pedagogico, indirizzo artistico, indirizzo giuridico, indirizzo medico-infermieristico. E chi vuole continuare a lavorare non frequenta questi licei universitari, ma si iscrive a scuole professionali apposite.Il college si frequenta a tempo pieno, non si torna a casa,ovviamente, ma a 25 anni si è abilitati professionalmente, ma non solo: si hanno anche le conoscenze pregresse del lavoro svolto tra 11 e 16 anni, ovviamente.Questo sì che è diritto al lavoro!