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è con piacere che riporto un post di minimoblog http://www.minimoblog.it/2013/08/02/lust/ in cui l'autrice minimalista e bravissima esprime il suo parere riguardo al concetto di lust, ovvero la lussuria, ovvero ancora l'eccesso, l'esagerazione..come riportato dalla celeberrima enciclopedia treccani.
in effetti, a pensarci bene e sposando la tesi del più minimo tra i blog, da qualche tempo, tutti e con qualche dovuta eccezione ci concediamo essenzialmente il necessario.
volendo complilare un elenco degli acquisti fatti nell'ultimo anno, ci accorgeremmo che questi vertono sostanzialmente sul necessario e l'indispensabile.
libri? si ma scambiati, ricevuti in dono, letti online.
dvd? manco l'ombra!
trucchi e belletti?? idem come i libri!
la macchina? o automobile che dir si voglia? dovrei dato la mia micramacchina ha l'eta di angelica....ma al momento non posso:(..e se comunque potessi lascerei le berline e i suv nelle vetrine illuminate delle concessionarie..per scelta e ferma convinzione:)
i mobili per casa (the furniture) li rivisito da me..anche se ancora la cucina somiglia molto ad un bimbo sdentato:)..dovrei cucire delle tendine ma non trovo la stoffa dei miei sogni e quindi desisto.
per l'abbigliamento vige la regola del tour, ovvero i giri che tra amiche e parenti e scambi (direi che valentina ed anna sono le mie personal fashion trainers degli ultimi anni) permettono ai pizzi di girare in più armadi:) con qualche eccezione dovuta a vari lasciti e donazioni.
se proprio qualche investimento dobbiamo farlo lo destiniamo al buon cibo, di qualità e ci concediamo qualche uscita gastnonomica e non eno, visto che siamo tutti astemi:) fatta eccezione per una buona birra fredda in estate. adesso che abbiamo trovato in un outlet del giardinaggio (???? anche qui outlet??) un barbecue a prezzo strasuperconveniente grigliate a gogò:)!!
in conclusione, nell'ultimo anno, ci siamo concentrati su noi stessi e semmai sul nostro palato, abbiamo viaggiato (ma anche qui ci sarebbe da descrivere la valigia del minimalista;)) .. a questo proposito ricordo che quando andai in francia per la prima volta partii con uno zaino invicta pieno di abiti lisi e macchiati irreversibilmente. la mia intenzione, peraltro mantenuta, era quella di indossare e buttare i vestiti ormai da rottamare: in tal modo, a fine vacanza, lo zaino quasi vuoto ha fatto spazio ai mazzi di erbe di provenza ed alla madeleines acquistate nelle boulangeries.
facendo un salto nel passato, benchè ancora studente ignara del suo futuro, l'idea di liberarmi del superfluo regnava dormiente nella mia testa. come un vulcano quiescente che alla nascita delle bambine ha eruttato con tutta la sua potenza.
ma va bene così. è giusto che sia così. che non si perdano di vista le priorità, che nulla hanno a che vedere con le spese pazze (ed inutili) e con lo spreco degenerativo per la mente.
con questo non addito nessuno: tutto possono fare, agire e dire ciò che vogliono e se lecitamente. con grande interesse però seguo le metamorfosi di persone, quindi mamme, quindi blogger che si avvicinano timidamente a quello che definisco un quasi perfetto stile di vita. e voi? siete d'accordo/in disaccordo/polemici/contrari a quanto scritto da minimo e nel mio piccolo da me medesima?
felice pomeriggio
j