Quando penso alla parola
Prospettiva, la prima cosa che mi viene in mente è il film "l'attimo fuggente" nella scena in cui il professor Keating interpretato da quel genio di Robin Williams, salta in piedi sulla cattedra e invita i ragazzi a fare lo stesso per imparare a guardare le cose da un altra prospettiva.
"Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare. Ecco, quando leggete, non considerate soltanto l'autore. Considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau
dice "molti uomini hanno vita di quieta disperazione", non vi rassegnate a questo. Ribellatevi! Non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno! [intanto suona la campanella, ma gli studenti continuano a salire a turno sulla cattedra] Ecco, così! Bravo Priske! Grazie! Sì! Osate cambiare, cercate nuove strade. "
Ecco la prospettiva è il punto di vista da cui decidi di guardare il mondo, nella certezza che non sarà mai l'unico e che non sarà mai uguale a quello di nessun'altro. Avere prospettiva significa sapere di poter cambiare sempre strada, per cercare quella giusta, per trovare quella fatta per le nostre scarpe.
Quando penso alla parola
Scarpe invece, mi suona sempre nella testa un verso di Francesco De Gregori, della canzone "Sempre e per sempre" contenuta nell'album "Amore nel pomeriggio" uno dei miei preferiti. Ad un certo punto lui dice
"...E con le stesse scarpe camminare per diverse strade. O con diverse scarpe su una strada sola" Ecco, non mi ricordo bene chi, ma una volta mi dissero che per capire subito la persona che si ha davanti, oltre ad ascoltarla, bisognava abbassare gli occhi e guardare le sue scarpe.
Il fatto che fossero costose o meno era marginale, ma osservando come venivano indossate, tenute o portate spesso rivelava più di quello che veniva detto.
Scarpe e Prospettiva hanno in comune la strada e sé c'è un compito da genitore, che mi spaventa più di altri è quello di riuscire ad insegnare ai miei figli a riconoscere sempre la strada giusta, a farlo con la propria testa e a non farsi mai abbagliare dalle illusioni. Non devono essere dei disillusi ma fidarsi del proprio istinto e seguirlo.
Con Chiara e il Pupo ho scoperto la prospettiva di un mondo, che visto ad altezza bambino non sempre è facile e gentile, ma che può allo stesso tempo essere fantastico ed avventuroso a volte anche capovolto e che a guardarle sotto sopra le cose diventano anche più semplici. Ho realizzato che le scarpe sono l'emblema del tempo che passa, delle prospettive che cambiano e della vita che scorre. La nostra, la loro e
di tutto ciò che ci gira intorno.
Ogni giorno che passa mi stupisco di quanto mi insegnino involontariamente i bambini e non finirò mai di ringraziarli per questo. Allo stesso tempo spero un giorno possano dire le stesso di noi genitori.
Questo post è sponsorizzato dalla nuova colllezione Primavera/Estate di Drunknmunky che ha scelto "Upsidedown" come slogan. Un messaggio che esalta proprio unicità e cambiamento poiché, come dicevo prima, non può esistere un unico punto di vista!