Una volta non avevamo il cellulare e crescevamo bene lo stesso, ve lo assicuro.
Certo, magari lo dicevano anche quelli che vivevano prima della scoperta delle penicillina, che morivano come le mosche e avevano quindici figli per coltivare la speranza che almeno due arrivassero ai vent'anni. O forse, più semplicemente, sto diventando così vecchia che tra un po', senza nemmeno rendermene conto, mi troverò a proclamare "viva il duce", come fa mio nonno di novantasette anni e un "trimorchio" (come direbbe un mio amico) di acciacchi.
Ma il punto non è questo.
Il punto è che mi prendo tante di quelle imbestiate usando il cellulare che nemmeno ve le immaginate. Ma così tante che, ad un certo punto, o mi ci sfogavo scrivendoci un post o mi sarebbe venuta una gastrite fulminante.
Questo perchè, secondo me, c'è tanta ignoranza sul corretto e rispettoso uso di questo strumento. Uno strumento dalle pressochè illimitate potenzialità, che però spessissimo mi viene voglia di lanciare dal quinto piano, poi scendere di corsa, prendere l'auto ed investirlo ripetutamente di gusto fino a che non si frantuma in molecole.
Ecco quindi la mia top five dei peggiori nell'uso del cellulare, quelli che sono fortunati ad avere l'etere tra me e loro, perchè altrimenti sarebbero già stati disintegrati.
5) Quelli che i tempi di risposta sono relativi
Li chiami per chiedergli qualcosa tipo "vieni anche tu...?" e non ti rispondono. Così gli mandi un sms e non ti rispondono. Gliene mandi un altro, perchè magari è un appuntamento per il quale bisogna prenotare, tipo un cinema o cose del genere, e non ti cagano.
Poi un bel giorno si svegliano e, a due ore scarse dall'inizio dello spettacolo, ti rispondono "ok, ci sono: chi va a prendere i biglietti?". La mia risposta standard, a questo punto, è "tua nonna, visto che ha le ruote".
Questo perchè tu ormai li avevi dati per dispersi, erano già pronti gli annunci da far pubblicare sui cartoni del latte e magari ti eri già fatta due ore di coda per accaparrarti i biglietti per una prima. Tutti i biglietti tranne il loro.
4) Quelli che ti chiamano loro e chiedono "chi parla?"
Questo accadeva anche con il telefono fisso. Ti chiamano e ti chiedono "chi parla?". Come se non ti avessero cercato loro. Come se avessero il sacrosanto diritto di sapere a chi appartiene ogni numero di telefono sulla faccia della terra.
Come se non esistesse quella cosina chiamata "privacy". Come se non avessi tu, invece, il diritto di sapere chi [@##° sono loro.
I più forti arrivano a dire "ho trovato una chiamata da questo numero: chi parla?". Ma chi ti ha cercato? Ma chi sei? Ma che vuoi?
E magari inizia una sceneggiata del tipo "che numero ho fatto? Mi può dire che numero è questo?": se non sai nemmeno che numero volevi fare e che numero hai fatto stai messo a posto.
3) Quelli che hanno due numeri e non riesci mai a parlarci
Caso classico: hanno il numero di lavoro e il numero personale. Te li salvi in rubrica, li chiami e non ti rispondono mai. "Scusa, ero al lavoro" e "scusa, spengo il telefono del lavoro quando non sono al lavoro".
A questo punto pensi di avere un inizio precoce di arteriosclerosi, perchè continui a sbagliare numero.
In teoria queste persone ti danno i due numeri per essere più reperibili, ma paradossalmente va sempre a finire che non riesci mai a parlarci, ci rinunci e smetti definitivamente di cercarli.
2) Quelli che "ti chiamo dopo"
Partiamo dal presupposto che il cellulare non te l'ho incollato io alla mano per averti a disposizione in ogni istante. Partiamo dal presupposto che non hai salvato il mio numero nella rubrica alla voce "oddio mi sta andando a fuoco casa e i pompieri arrivando mi hanno investito il gatto".
Partendo da questo presupposto, perchè mi devi rispondere, se ti cerco, un "ti chiamo dopo" e poi riattacchi senza lasciarmi nemmeno il tempo di sillabare un "ok"? O un civile "ok, ciao"? E' chiedere troppo il tempo per un "va bene, ci sentiamo dopo, ciao"?
Cioè, non sarebbe a questo punto molto più civile e rispettoso non rispondere proprio e richiamare non appena si hanno trenta secondi a disposizione per una conversazione degna di questo nome?
Se la cosa è sopportabile quando siamo noi a chiamare, diventa quasi un pessimo scherzo quando sono gli altri a cercarci e, nel momento stesso in cui rispondiamo, riattaccare dicendo "ti chiamo dopo". Click.
Non capisco mai se chiamino per annunciare che chiameranno in seguito o se porto così sfiga che un tir taglia improvvisamente la strada a chi cerca di telefonarmi.
1) Quelli che "ti cerco da una vita: dove [@##° eri?"
Questi per me sono i peggiori. Questi sono quelli che gli emboli me li fanno partire a grappoli.
Chiariamo subito una cosa: il MIO telefono è una MIA comodità e non una specie di braccialetto elettronico per detenuti. Ciò significa che sono libera, fino a che la Costituzione non dirà il contrario, di spegnerlo ed accenderlo a mio piacimento, perchè sono impegnata, perchè sto riposando, perchè non voglio distrazioni, perchè fondamentalmente sono [@##i miei.
Ma soprattutto non devo alcuna spiegazione dei [@##i miei e tantomeno alcuna giustificazione. Se cerchi qualcuno che sia sempre a disposizione è meglio se ti prendi un cane.
Detto questo, dal momento che la televisione è stata inventata nel 1927 e solo ora stiamo iniziando a farne un uso intelligente, per il cellulare, inventato nel 1973, dovremo attendere almeno il 2059?
Perchè io francamente non so se ci arriverò.
La Redazione