Da quando faccio coaching con un’assiduità non perfetta ma sicuramente utile a parte delle mie esigenze, sto scoprendo numerose discipline che non avevo mai pensato di frequentare anche a livello superficiale. Una di queste è la numerologia, di cui proprio non so nulla tranne che per gli accenni che la persona che mi segue mette in campo soprattutto quando parla delle sue passioni.
Nel corso dell’ultima seduta è venuto fuori che il mio numero è l’11: un risultato connesso con la creatività, e soprattutto con il piacere ad essa connessa. Il percorso di scoperta che sto vivendo mi sta portando a riconsiderare il piacere della creazione svicolata da accorgimenti tecnici (fatta eccezione per quelli basilari e legati alla correttezza), per arrivare al contatto con la parte più umana dell’utenza a cui mi rivolgo.
E’ da tanto tempo che sono lontana dalla scrittura creativa vera e propria, ma sto cercando di travasarne l’essenza in quello che faccio ogni giorno in contesti anche molto tecnici. “Content is the king”, dice qualcuno, forse troppe persone per riuscire a dare un’effettiva dignità a questa semplice ma potente proposizione.
L’imperativo “Content is the king” è entrato forse tardo nella mia vita professionale, e ha fatto il suo ingresso con la grazia di incontri duri ma importanti. Ho imparato a non vivere la scrittura come un processo fisico, ma come un lavoro artigianale. Non ho fatto scuole, non ho avuto nessun tipo di guida che mi aiutasse a filtrare quanto la pancia gridava alla mano sulla tastiera, alle dita che cercavano la lettera giusta.
Un cambiamento non da poco per una persona che ha sempre visto in questa forma espressiva un veicolo di libertà, emancipazione e definizione di una personalità profondamente lontana da alcuni codici imposti. Un cambiamento non da poco che sono fiera di avere fatto, arrivando forse per la prima volta a vedere la mia più grande passione con occhi quasi materni, togliendomi dallo sguardo quella rabbia che ha contraddistinto l’approccio adolescenziale e quello successivo di scoperta della mia identità di donna e professionista.