Questo è il loro livello!

Creato il 12 febbraio 2012 da Patuasia

Anche in Valle d’Aosta si è costituito il movimento giovane del PdL. Trattasi di “Giovane Italia”, guidato dall’assessore comunale, Andrea Paron. Non è facile non pensare alla “Giovine Italia” di Mazzini, infatti ci si casca. I moti dei giovani carbonari valdostani sono l’associazionismo e il volontariato, gli obiettivi la libertà e la meritocrazia. Bravi! Di recente ho ribattutto a un commento di Andrea Paron sulla sua pagina di Facebook che diceva: “Essere criticato da una pensionata che si onora di aver conversato con Scalfaro non fa che confermarmi di essere sulla strada giusta.”. Essere sulla strada giusta, perché io sono una legalissima baby pensionata? Perché ho conversato con un ex Presidente della Repubblica democristiano, partito quest’ultimo che è confluito in massa nell’attuale PdL? Queste, secondo Andrea, sarebbero le profonde motivazioni che lo spronano ad andare avanti? Sentite cosa aggiungono gli altri rivoluzionari amici suoi. Mauro Papagni: “Carissimo Andrea, se la polemica e le “devastanti” accuse mosse nei tuoi confronti hanno come oggetto il sito internet del Comune di Aosta… significa che stai facendo un ottimo lavoro…  Forse Patuasia dovrebbe adoperarsi di più per “scoperchiare” certe pentole e far venire allo scoperto quei personaggi che veramente hanno devastato la Valle d’Aosta…ma per questo ci vuole coraggio e molto più impegno…probabilmente non ha tempo…troppo impegnata a guardare siti internet…”. Un sito internet pubblicizzato come il fiore all’occhiello della nuova giunta comunale e costato 60.000 euro e che fa schifo, per gli amici dell’assessore è solo una sciocchezzuola. Sui personaggi che hanno veramente devastato la Valle d’Aosta, Mauro però tace, lascia a me l’incombenza che peraltro ho gia abbondantemente espletata. Alberto Baio: Le dico io che cosa ha fatto di importante, ha dipinto un muro di Aosta del colore sbagliato autofilmandosi e beccando una denuncia (e per pulire il muro sono stati spesi soldi nostri) e da anni è andata prematuramente in pensione succhiando soldi (nostri) che noi non vedremo mai adducendo motivazioni futili. Se il suo livore verso il mondo che l’ha esclusa tracima da tutti i pori faccia una cosa, si iscriva in palestra e smetta di disturbare chi lavora. Secondo il rivoluzionario Alberto, una legge di Stato è una futile motivazione. Informarsi per lui è troppa fatica: la denuncia è stata archiviata. Nessuno ha speso un soldo per ripulire il muro del Comune, solo io. Criticare è poi attività che disturba la gente che lavora. Tesi alquanto singolare. Ma, durante la lettura di Patuasia o di FB uno come fa a lavorare? Le pari opportunità esigono un intervento femminile, Sylvie Spirli: “Signora Nuvolari, opps Patuasia, prima di dare falsi esempi di etica e di morale, si faccia un bel esame di coscienza e pensi a tutti i soldi statali che sta continuando a rubare( insieme ad altre persone) allo Stato per essere un Baby pensionata!!! Purtroppo lei è una di quelle persone che predicano bene e razzolano male. ” Insomma pare che di peccati io ne abbia solo uno, quello di percepire 600 euro al mese! Non poteva mancare il mitico alpista, Michel Chamen che con i giovani di destra ha spiccate affinità: “… è una che sà solo criticare e basta non meriterebbe risposte…Se fosse stata tanto brava come si ritiene avrebbe ancora collaborazioni o incarichi con comuni e regioni…..Invece si ritrova a scribacchiare su un blog e sparlare di tutto ciò che vuole accompagnata da altri criticoni come lei…”. Certo, ha ragione, se fossi stata brava nel mettermi a 90 gradi, sia in senso simbolico che figurato, avrei conservato il mio posticino E, dulcis in fundo, ancora l’insuperabile Alberto Baio: “Se è così sprezzante delle critiche perchè ha bandito il blogger che aveva provato a elencarle proprio i suoi misfatti? Infine, accusare i democristiani per salvarsi il sedere non le basterà, non credo che De Gasperi si sia presentato a casa sua e l’abbia obbligata a rubarci centinaia di euro ogni mese, quello che è successo è che lei, piuttosto che andare a lavorare a 5 minuti di distanza da casa sua, ha deciso di non fare un cazzo di niente (anzi peggio, di rompere le balle al suo prossimo per il puro gusto di farlo) e questo non potrà imputarlo a nessun democristiano del mondo, nemmeno a quelli che militano nel suo partito. Il pigro Alberto non è neppure capace di fare una ricerca sul blog, perché l’elenco dei miei misfatti (tutte le mostre e gli eventi culturali in genere sono per lui dei misfatti) sono tutti lì a cura di quel blogger che io avrei censurato. Ho pubblicato ciò, un po’ per divertirmi, ma soprattutto per denunciare il livello intellettuale dei giovani (lasciamo perdere il loro italiano) che simpatizzano per la locale destra cosiddetta liberale. Incapace però, a livello nazionale, di riformare in senso liberare il nostro Stato prigioniero di lobbies professionali, tanto da delegare il tutto a un governo di tecnici. Pensate che qui possa fare di meglio?


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :