Ad una ventina di giorni dal versnissage delle sua nuova vettura, una vettura non rossa per la prima volta dopo cinque anni, Fernando Alonso si appresta a vivere una stagione dalla difficile interpretazione nella speranza che si concretizzi in tempi brevi il suo approdo a Stoccarda.
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La scorsa estate - Ci sono stati mesi e mesi di rumors intorno alla sorte di Fernando Alonso nell’anno solare appena trascorso. Quando a fine estate appariva chiaro a tutti del suo divorzio dalla Ferrari, in quel momento nel pieno del turbine della sua rivoluzione interna, per lo spagnolo si sono ipotizzate le destinazioni più disparate: si parlava ovviamente di McLaren – che alla fine sarebbe divenuta la sua vera nuova casa – cosi come si parlava di Mercedes o di uno scambio con Vettel in Red Bull, o ancora chi addirittura ipotizzava un anno sabbatico per il pilota delle Asturie.
Anno sabbatico - Ma questo perchè? Perchè un due volte campione, un samurai come si definisce lui stesso, si può sentire quasi costretto a lasciare lo sport per un anno? Il pilota delle Asturie punta – sin da quando andò via dalla McLaren nel 2007 – ad un team competitivo e capace di vincere sin da subito. Allo stato attuale l’unico team che si identifica in questa descrizione è la Mercedes. Mercedes che, però, ha due piloti già sotto contratto, cioè gli stessi mattatori che hanno disputato la stagione 2014. La situazione però potrebbe cambiare alla fine di quest’anno, con Hamilton che ancora non ha rinnovato un contratto e che potrebbe decidere, per varie ragioni, che alla fine del triennio in Mercedes sia l’ora di una nuova sfida da abbracciare. Da qui le speranze dello spagnolo volte già al prossimo anno.
Il 2015 dello spagnolo - Ma da qui al 2016 passeranno ancora svariati mesi, passeranno ben venti gare iridate ed un altro anno – il 34esimo – per Alonso. Questo che tutti noi ci accingiamo a seguire e vivere con passione, per il soggetto in questione potrebbe essere un calvario, sia da un punto di vista personale che tecnico: come un leone affamato in una gabbia, Fernando si potrebbe trovare dinanzi ad una situazione in McLaren molto instabile. A torto o ragione, la FIA ha bloccato gli sviluppi della Honda, essendo quest’ultima un neo-motorista del circus, e sebbene la Honda abbia “spiato” un po’ le mosse degli altri per tutto l’anno scorso, le possibilità di avere una power unit competitiva per grandi livelli sin da subito sono molto poche.
Le frasi di circostanza - Non lasciamoci incantare dai begli scatti con Ron Dennis, dalle strette di mano con i giapponesi o dalle parole dello spagnolo quando dice di essere disposto ad aspettare gli sviluppi, di aver intrapreso una nuova avventura tecnica con dei punti interrogativi iniziali di cui è consapevole. Fernando è la stessa persona che un anno e mezzo fa si beccò la strigliata dall’ex-presidente Montezemolo per dichiarazioni che erano tutto tranne che un sosteno al suo team; è la stessa persona che era in ansia ad ogni inizio anno per prestazioni che dalla Rossa non arrivavano; è la stessa persona affamata, grintosa, rabbiosa e consapevole che non ha dato ancora tutto in F1 e che vuole e deve vincere ancora.
Alonso in lista Mercedes - Ad ogni modo le qualità dello spagnolo sono note a tutti nel grande circus, anche a Toto Wolff, team-principal della Mercedes, che ammette il primo nome della lista Mercedes, qualora ci dovesse essere un addio di uno dei due attuali alfieri, è proprio lui (leggi qui). Alonso forse non avrà un bel carattere, magari non si rapporterà al meglio con il suo staff e forse non sarà il più diplomatico nelle dichiarazioni ma di sicuro è il pilota più concreto e completo tra gli attuali ed è tra i piloti più talentuosi degli ultimi 30 anni.
Ecco perchè questo 2015 sarà un anno di attesa, di studio, un vero anno sabbatico per lo spagnolo che nonostante la condizione tecnica o umana in cui si verrà a trovare vorrà dimostrare di essere ancora il migliore di tutti. Nell’attesa che prenda forma il suo sogno a tre punte.
Questo è il vero anno sabbatico di AlonsoF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi