Il fantasy, si sa, non è un genere amato da chi si considera un lettore affermato. Spesso deriso, sminuito, criticato, eppure i fan del fantasy si distinguono per tenacia e fantasia, si ritrovano, fondano fan club e addirittura si travestono, riuscendo ad emulare ogni dettaglio dei loro eroi. Eroi, che solitamente vanno dal guerriero, al mago, all’elfo, nani, fate, orchi e se cambiamo sotto categoria, credo che il fantasy vanti circa 28 sotto categorie, andiamo di vampiri, streghe, lupi di vario genere…
Chi scrive fantasy o scrive il romanzo del secolo o viene massacrato senza pietà, non esistono mezze misure, non esistono romanzi piacevoli, solo cose sublimi e schifezze. Probabilmente perché il genere è tra i più commentati e massacrati dal web, e chi critica online, come giustamente fa notare Roberto Gerilli non ha alcuna pietà, si arma di ascia e taglia teste.
Questo non è un romanzo fantasy! di Roberto Gerilli è una divertente storia fantasy, non me ne voglia l’autore ma se ci sono maghi buoni e demoni cattivi, nonostante l’ambientazione sia Lucca, che certo di cose strane ne ha viste, sempre di un fantasy si tratta.
In estrema sintesi un giovanissimo scrittore è passato dalle stelle alle stalle in un battito di ciglia, Le Cronache di Falcograd, titolo del suo esordio, lanciato come il fantasy del secolo si è rivelato una delusione totale, tanto da chiudere ogni possibilità futura al povero scrittore, che tanto bravo in realtà non è ma ci mette davvero tanto impegno.
Filippo, questo il nome del nostro eroe, si reca al Lucca Comics & Games per ritentare la fortuna, convinto del valore della sua trilogia (in realtà il primo capitolo è già al macero). Tra delusioni e incontri Filippo, oramai sconfitto, decide di tornare a casa, ma d’un tratto compaiono, il come non mi è ancora chiaro, i protagonisti del suo romanzo, quello al macero, in carne ed ossa. Sono in quattro, sono arrabbiati e distruggono lo stand del suo ex editore.
Da qui il gruppo, accompagnato da un simpatica e logorroica ragazza, inizieranno un’incredibile avventura, assolutamente fuori da ogni logica, ma è proprio questo il punto: spesso il fantasy non ha logica.
Se non siete maniaci del fantastico (e io prego Dio che sia così) non conoscete una delle principali dinamiche virtuali che riguardano questo genere: la stroncatura. Trincerati dietro a barricate di ottusità, esistono decine di blogger convinti che il possesso di una tastiera e di una connessione internet li trasformi in critici letterari. Il peggiore tra questi è Paolo Ziti, quarantenne milanese che invece di pensare a farsi una famiglia preferisce sprecare il tempo libero scrivendo recensioni al vetriolo, piene di volgarità e umorismo di grana grossa.
Roberto Gerilli si dev’essere divertito un mondo a scrivere questo romanzo, e io a leggerlo, creando un concentrato di ironia pura capace, con punte di sarcasmo, di abbattere tutte le follie di un genere letterario che avrebbe bisogno di meno compagnie dell’anello e più novità. Un romanzo che volutamente colpisce e affonda i modi di dire, le manie, le assolute convinzioni, e soprattutto le pretese del lettore fantasy, e dello scrittore che si piega di fronte al volere supremo del mercato. Davvero insolito il fantasy: pur essendo il genere letterario che più potrebbe osare e volare di fantasia in fantasia, si ritrova oggi incatenato dalle sue stesse storie; probabilmente c’è chi sta scrivendo proprio in questo momento una storia diversa, ma chissà, magari a causa di un blogger arrabbiato e deluso verrà stroncato prima ancora di iniziare a scrivere il secondo capitolo.
Divertente, dissacrante, da leggere.
Avanza piano, un passo alla volta. Per spostarsi di cento metri impiega dieci minuti. Una via crucis di nerd che ferma a ogni stazione. Prima i giochi, poi le riproduzioni di spade cinematografiche, e infine i set di dadi multifaccia.
Se, come spero, siete dei lettori seri e non avete dimestichezza con il mondo fantasy, dovete sapere che gli appassionati del genere amano sprecare tempo e soldi dietro a queste scemenze. Loro adorano queste scemenze. Non chiedetemi perché, non l’ho mai capito.
Questo non è un romanzo fantasy! – Roberto Gerilli – Plesio editore – Euro 12,00