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Questo non si mangia

Da Papio54

detersivo

“Primo non sprecare” è il titolo di questo blog, ma è anche la mia regola di vita (e il mio obiettivo è proprio quello di aiutare chi vuole adottarla). Non è quindi necessariamente legata solo al cibo, ma a tutto quanto usiamo nel nostro quotidiano. Non so dire come, tempo fa mi sono improvvisamente ricordata di un sapone per lavatrice che usavo quando avevo i miei bambini piccoli, e proprio con il loro arrivo ho incominciato ad avere un occhio attento alla sostenibilità e alla protezione dell’ambiente. Si tratta di un detersivo fatto in casa, e prima di proporlo ho voluto, non solo prepararlo, ma soprattutto testarlo. E funziona! Quindi ecco la “ricetta” di questa polvere detergente:

  • 1/3 di bicarbonato di sodio
  • 1/3 sapone di Marsiglia grattuggiato (è molto tenero e si fa velocemente)
  • 1/3 di sale grosso

Io ho usato una tazza come unità di misura: ho messo il sapone di Marsiglia grattuggiato e ho poi misurato più o meno lo stesso volume di sale e di bicarbonato.

Quantità ottenuta: sufficiente per circa 15 lavaggi mediamente sporchi

Spesa sostenuta: non più di 2 (due) euro.

Quali sono le caratteristiche?

Altissima biodegradabilità, quindi nessun residuo tra le fibre, bucato perfettamente sciacquato e nessun timore di irritazioni sulla pelle, anche dei più piccolini.

E’ perfettamente ecologico perché, appunto, si scioglie completamente in acqua.

Il sapone lava, ovviamente, e lascia un buon profumo di pulito

Il bicarbonato aiuta a sciogliere il calcare (anche se questo è un problema importante, dipende dalla durezza dell’acqua e, al bisogno, ogni tanto può essere indispensabile rivolgersi alla chimica)

Il sale smacchia, ravviva i colori e ha un leggero effetto ammorbidente.

Io l’ho provato e sono entusiasta. E’ perfetto su tutti i tessuti non troppo delicati (magari va bene anche perlana e seta, ma confesso che non ho ancora provato), ed è prezioso per lavare gli indumenti dei bambini.

Certo, vista la mancanza di fosfati, ogni tanto può capitare che qualcosa non si smacchi, non si pulisca perfettamente, in particolare le tovaglie e le salviette da cucina. In questi casi sono costretta a un intervento più aggressivo, ma penso sia sempre meglio fare regolarmente una scelta sostenibile, con poche e specifiche trasgressioni, piuttosto che aggredire ogni volta bucato e ambiente.

E se si ha bisogno di disinfettare il bucato, piuttosto che aggiungere additivi, preferisco fare un passaggio a 95 gradi. Il cotone di qualità non si rovina, il bianco è splendido, l’effetto deodorante assicurato.

Certo, questo non si mangia … ma spero  di essere stata comunque utile, e chiara. Un’ultima cosa: riponete il “vostro” detersivo in una scatola ermetica per proteggerlo dall’umidità, e scriveteci sopra cos’è.

Bucato al sole (acquerello)

bucato


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