Oggi sono un pò triste, la nostra nazionale di calcio è uscita dai mondiali... senza andare a fondo della questione , credo che sia dispiaciuto a tutti. Certo , non è la fine del mondo, e ci sono problemi molto più seri su cui riflettere...ma se ci pensiamo bene, il calcio, la Nazionale in particolare, rappresenta un alto momento di unità... un popolo si ferma, cadono persino le differenze politiche, culturali,sociali, 90 minuti di "frenesia" tutti o quasi(c'è sempre qualcuno fuori dal coro) incollati alla tv, da soli, ,in famiglia, a piccoli o grandi gruppi, maxischermi nelle piazze, i colori italiani stagliati dappertutto.... un momento colorato, bellissimo di forte coesione, oserei dire di fratellanza ( e a questo punto mi chiedo perchè non lo sia anche per altre cose, forse anche, anzi sicuramente più importanti,:misteri umani)...Ecco, questi eventi mi fanno riflettere,mi fanno capire che in fondo il concetto di appartenenza è importantissimo, è vitale per un popolo. Peccato che ciò si palesa solo per una "banalissima partita di calcio.Non sempre si può vincere .... ma quando si vince è bellissimo.A questo proposito, vorrei condividere con voi un testo in prosa che scrissi nel 2006 ... dopo la MAGICA NOTTE DI BERLINO.
QUESTO NOSTRO GRANDE CUORE AZZURRO!
La loro faccia d’aquila con gli occhi chiari ravvicinati, illuminati dalla luce abbagliante della vittoria di gruppo, resterà impressa nella storia dell’uomo ludico, organico, razionale, faber, dell’uomo in una parola “umano”.Quanta trepidazione quella sera del 9 luglio 2006, è allora che mi sono anche sentita orgogliosa di essere italiana con il tricolore stagliato alto nel cielo, nel cuore. Non ci credevo, eravamo noi i campioni del mondo, dopo 24 lunghi anni, ora svettavano i nostri azzurri dal tetto maestoso del calcio mondiale: non ci credevo….. come gridava Fabio Grosso che ci ha regalato la finale col suo splendido gol, assurgendo a simbolo della fatica che si tramuta in virtù.Una galoppata cominciata il 12 giugno; la nostra nazionale, la mia, quella che seguo da sempre…….. partita dopo partita il sogno si fa sempre più vicino, passiamo il primo turno, prendo le mie bandiere e tappezzo il terrazzo, siamo ai quarti…. I ragazzi sono gasati, fanno gruppo,uno splendido gruppo, ce la possiamo fare…Il 4 luglio…la ricordate? La “partita delle partite”, forse più terribile e sofferta della finale.......... Italia-Germania, il gioco si fa duro ed era ora! Facile parlarne adesso che è storia passata: siamo i dominatori del gioco, i padroni di casa tengono duro e ci fanno comunque soffrire. Ma non possiamo perdere questa sfida che va oltre la brama del titolo: i tedeschi ci hanno schernito alla vigilia, apostrofando “nano velenoso” Rino Gattuso, Ringhio, il gladiatore che ha saputo sempre scatenare l’inferno in campo con la sua determinazione da uomo del sud, l’angelo calabrese modesto, valente e prezioso, grande tra i grandi, con quelle testate ridicole.........hanno boicottato i nostri prodotti, hanno scritto “non mangeremo più la pizza", lapidario mister Lippi “peggio per loro” . I tedeschi continuano con i titoloni :“Arrivederci, Pizza!”, “Ciao, belle!”, indirizzato alle belle mogli e fidanzate dei nostri! I nostri connazionali che lavorano in Germania fanno gli scongiuri" ragazzi questi qui ci metteranno poi in croce per mesi" forza, dobbiamo farcela. E ce l'abbiamo fatta.Alla fine sono gli azzurri ad aver cantato vittoria. “Ciao, belli!”, ai tedeschi: partita passionale, magnifica, sudata, amata, la più bella in assoluto! ' magnatevi sta pizz' ” ora gustatevi ‘sta pizza”. Su corner, la respinta della difesa tedesca è preda di Pirlo al limite dell’area che serve Grosso: che sogno, di sinistro...è gol al 14’ del secondo tempo supplementare, quando il nostro Buffon già pensava ai rigori e sentiva crescere l’ansia mista al peso della grande responsabilità. “Fabio Grosso! Fabio Grosso! Dio mio.. Dio mio.. Fabio! Fabio! Fabio Grosso!” grida stemperando la sua immane tensione Civoli su Rai Uno emozionando infinitamente…quanto abbiamo esultato! E poi lui, alcuni neanche se ne accorgono ma Del Piero ci porta con una sicurezza schiacciante in finale contro la Francia di Zinedine Zidane segnando al 16’ con il suo destro a giro! Si scatena l’ira di Dio: funerali appositamente allestiti per l’ormai tramontata Germania superba e vanagloriosa, automobili inghirlandate col tricolore delle bandiere, dei nastri, o dipinto addirittura, urla, bagni di spumante, cori, fino alle 3 del mattino quasi ovunque! Ovvio, una bella pizza! Il sogno continua, è sulla strada della realtà: è finale, ragazzi! Nazionale - spettacolo: la quarta stella è vicina! Ma la Francia è dura. Niente paura: il film dei leoni azzurri con la dedica di Zambrotta, l’urlo di Grosso, la roccia della difesa con Capitan Cannavaro, migliore del mondiale, secondo solo a Zizou, bello e vigoroso il ragazzo della Loggetta che, raccattapalle con Ciro Caruso, al San Paolo ottenne, ancora ragazzaccio con la passione del calcio, i pantaloncini dell’idolo di tutti i napoletani, Maradona, e ancora la disperazione di De Rossi, il fallo di Materazzi che regala un rigore alla Francia e poi il riscatto con il gol al 19’ pt, il segno di Totti, la grinta di Gattuso, le sue lacrime, la sua audacia, il cervello di Pirlo, l’imbattibilità di Buffon , il codino di Camoranesi, il contributo di tutti i protagonisti azzurri, e il valore, il contegno, la prudenza, l’indifferenza di chi va deciso per la sua strada, quella della vittoria, la fierezza e la convinzione di Marcello Lippi. E poi lui, Zizou macchiatosi a Berlino con quel colpo proibito, bruttissima figura per un campione di quel calibro a fronte della sua classe entusiasmante, quella di chi proviene dal basso e sa poi volare altissimo!Nulla da fare sul campo di gioco. Questa finale ce la giochiamo ai rigori! L’ansia sale, è un trambusto comprensibile, c’è già chi si copre gli occhi, non si ha la forza di guardare,chi in piedi, chi seduto con le mani nei capelli……fuori non si ode un sussulto, regna un silenzio indefinibile……Comincia l'Italia: batte Pirlo e segna.L’urlo: E’ GOAL, cominciamo bene. Poi c'è Wiltord: anche lui non sbaglia. Ancora Italia: Materazzi segna con un sinistro rasoterra.Forza ragazzi, forza azzurri, possiamo sognare. Sul dischetto Trezeguet, proprio lui, rieccolo il francesino dal sorriso accattivante che ci tolse il sogno europeo,( r) : calcia sulla traversa, la palla rimbalza a terra ma è fuori. Si leva un boato impressionante di gioia. Sembra la "vendetta" dell'errore di Di Biagio nel '98. Tocca a De Rossi, forza biondino, non mollare, non molla e segna in grande sicurezza. Sul dischetto Abidal: segna di sinistro con freddezza. Va Del Piero sul dischetto: lunga rincorsa e gol. Pinturicchio ha fatto il suo dovere. Sagnol per la Francia: è il quinto calcio dei francesi e il terzino non sbaglia. Il rigore decisivo per gli azzurri è per Grosso, la rivelazione decisiva della squadra azzurra. E segna: L'ITALIA È CAMPIONE DEL MONDO PER LA QUARTA VOLTA.Nessuno potrà cancellare quei momenti magici, nessuna” sconfitta”(come quella di Italia Slovacchia di ieri .purtroppo) potrà mai cambiare questo nostro GRANDE CUORE AZZURRO!Luglio,2006
RESTERANNO PER SEMPRE DEI RICORDI BELLISSIMI.
Ognuno di noi ricorderà dove era, con chi, cosa faceva in quel momento.
P.S.Chiedo scusa per l'insolita tematica!