Cover tutte uguali? Mamma mia, che spavento!
Bentrovati,
amici, con un nuovo appuntamento di Qui Pro Cover – la rubrica,
nata senza alcun intento polemico, dedicata a cover gemelle, sorelle,
lontanamente imparentate. Dopo qualche settimana di assenza, ritorno
con un appuntamento da paura. E prendetemi alla lettera. Le copertine
di oggi, divise in quattro gruppi da due, appartenegono al genere
letterario più inquietante che ci sia: il
thriller.
Degli otto romanzi, purtroppo, ne ho letti solo due, ma la vostra
domanda la conosco. Voi non volete sapere di che parlano, voi non
volete conoscere chi è l'assassino, volete sapere... perchè? E' un
misterioso mistero: neanche Dan Brown può risolverlo. O scriveci un
nuovo best-seller sopra. Procediamo con (dis)ordine. Spicca per ben
due volte, notate, il nome del re del thriller tedesco: Wulf
Dorn.
Nel caso della scelta della cover per la ristampa del Superstite,
affiancata dalla somigliante copertina del thriller del nostro
Massimo Lugli, aveva... le mani legate. L'avete capita?! Oggi mi sono
calato troppo nella parte. Voglio essereagghiacciante, in
mezzo a questi loschi figuri. Testa dura, Wuuulf – a cuccia! Meno dura, invece, quella della modella di Non
tornerai mai più,
che ce l'ha in frantumi: tipo uovo sodo. Posso dirvi che il libro di
Koppel è piuttosto bello (leggete qui,
leggete), ma non so dirvi a cosa corrisponda il melodioso Waanzin di
Dorn. Che suono dolce! Una poesia... Nel dubbio, a
soreta,
eh.La
ragazza della porta accanto ha
una nuova veste (grafica): nubi tempestose alle spalle, titolo
giallognolo, capelli in faccia alla The
Ring a
mascherare un elegante: “Sto vento demmerda!
Proprio oggi che m'ero fatta la piastra!”. Similissima quella
di Underworld, solo
più sobria: colori nitidi, font elegante quanto la modella cultrice
della buona educazione, sfondo boscoso. Mi piace. Ultima, ma non
ultima zia Ro: Il
richiamo del cuculo(qui)
che ricorda molto Every
Contact leaves a trace. Non
c'è paragone. La copertina con la firma della Salani, al centro, è
un altro mondo: suggestiva, dettagliata. E poi ho già detto che il
romanzo è della mia amata Rowling, o no? Non devo spiegazioni a
questa Eleanor Dymott. Shhh. Volendo essere proprio puntigliosi, ma
proprio parecchio, quest'ombra in nero non vi ricorda quella
dell'ennesimo Dorn, qui?! Ditemi un po'. Buon weekend a tutti, M.