Qui si sta come clorofilla nel processo di fotosintesi
Cosa: Chewing Gum
Nome: OxyGum
Dove: Todis
Costo: 0,85 €
Giudizio: pessimo
Tutto inizia in un giovedì fin troppo caldo per essere una giornata di un settembre inoltrato.
Che per quanto possa essere giusta l’estate, col sole, il mare e i racchettoni e i granelli di sabbia tra le dita dei piedi, la gente nuda e sudata per strada, le zanzare e quelle cose lì… che rendono l’estate LEGITTIMAMENTE ELETTA come la stagione preferita dagli italiani… Per quanto, a metà settembre archiviate le infradito e l’autan, l’autunno è senza dubbio il benvenuto, soprattutto per quegli animi col retrogusto nostalgico a cui piace tanto Montale (“Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo”) e ci piace l’Ungheretti (“Si sta come d’autunno, sugli alberi, le foglie”), ma soprattutto ci piacciono i plaid, il divano e la cioccolata calda.
Ecco, quando ci si aspetta tutto questo (il freddo la sera, le foglie secche che scricchiolano sotto i piedi, le castagne, le zucche e i funghi…) il Dio del Meteo, ti appioppa un orribile settembre estivo.
Ergo, c’hai le palle girate e sei in un forno di macchina, a girare per l’odiata capitale della Padania, a consegnare curricula alle agenzie interinali.
Ti sei lavata, stirata, pulita… hai coperto i tatuaggi, ti sei sistemata lo smalto mangiucchiato sulle unghie e per evitare di stordire d’alito i tuoi interlocutori, hai comprato di corsa delle cicche (cingomme), al discount che hai trovato sulla strada.
Trattasi, delle cingomme OxyGum del Todis a 0,85 €, per due (2) astucci.
Alla seconda agenzia interinale, t’accorgi che tutto ciò che pensavi avesse un “peso” nel tuo curriculum, è inutile.
Alla terza, ti dicono che non trattano figure impiegatizie o commerciali (come commesse, cameriere, cuochi ecc.) e che comunque sono fermi da ogni punto di vista. Cioè… non cercano manco la gente che trucca i morti, per dire.
Dopo le agenzie interinali, passi al Centro dell’Impiego e trovi una struttura grossa come un discount (di quelli grossi) con quindici uffici diversi (accoglienza, per le imprese, per gli autonomi, per i lavoratori, per le categorie protette…). Ogni sportello, ha il suo bell’ufficio e il suo cartello per indirizzarti. Peccato che sia deserto. Peccato che ci sia un solo funzionario per tutti i quindici sportelli, che gira da una scrivania all’altra, sopra una sedia da ufficio con le rotelle.
Peccato che quanto ti siedi e dici (hai imparato la lezione): “qualsiasi lavoro”, lui ti dica che non trattano figure così generiche e allora vai in fissa su un chicco di bava al lato della sua bocca. Lui parla (un uomo gentile e competente, davvero! Sinceramente dispiaciuto per la sorte di noialtri giovani…) però tu, non l’ascolti perché sei in fissa lì, sul grumo di bavetta…
E poi te ne vai via e pensi agli anni Novanta, a quando andavi a scuola e ti spiegavano la fotosintesi e ti senti inspiegabilmente triste. Così triste che canticchi persino una canzone dei Nirvana che fa così…
Take a step outside yourself
And turn around
Take a look at who you are
It’s pretty scary
So silly
Revolting
You’re not much
You can’t do anything
Take a step outside the city
And turn around
Take a look at what you are
It is revolting
You’re really nowhere
So wasteful
So foolish
Poppycock
…e pensi che è vent’anni che uscito Nervermind e ti senti così dannatamente triste e sola, senza Kurt Cobain e il grunge e l’autunno. Dove diavolo è finito l’autunno e il mio plaid?
E poi… e poi… e poi PESTI UNA CAZZO DI CICCA. Non ti succedeva dagli anni Novanta. Non ti succedeva dai tempi delle Brooklin alla clorofilla e allora capisci:
Tutto questo mio malessere è sicuramente dovuto a questo schifo di cicche alla menta ed aucalipto, che sto mangiando da ore. Vaffanculo. Non c’è nulla per cui essere triste… in fondo, è ancora estate.
D.O.D CONSIGLIA