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Qui Val di Susa

Creato il 02 marzo 2012 da Peppinoimpastatoproject

Qui Val di Susa

Il potere usa sempre gli stessi strumenti, intimidazione, minaccia e ricatto.

RICEVIAMO DALLA VAL DI SUSA E INOLTRIAMO
BARBARA E’ UNA NOSTRA AMICA, GIA’ SINDACA DELLA VALLE E UNA DONNA
STRAORDINARIA E SOMMAMENTE VOTATA ALLA CONVIVENZA PACIFICA,
PER FAVORE INOLTRATE E FATE CONOSCERE

>carissimi,
>non ho tempo, modo, spazio e lucidità per scrivere a ciascuno di voi, a
>rispondere a tutte le vostre telefonate, a chi da tutta italia si sta
chiedendo
>come stiamo, cosa facciamo, cosa è accaduto
>perdonate quindi se per una volta scrivo a tutti insieme, in un sol colpo,
>alla rinfusa, senza abbarcciarvi ad uno ad uno, ricordando i vostri nomi e
in
>tanti casi anche i vostri volti amici
>
>ieri sera è stata una mattanza
>non ci sono parole per raccontare la rabbia, le fughe, la follia di una
notte
>dei cristalli in cui lo Stato ci ha indicato quale fosse il suo concetto di
>”dialogo”
>
>concetto ribadito oggi, nell’irrisoria farsa della “convocazione del
>territorio”. A Roma sono scesi Cota, Saittta, Fassino. Loro sono “il
>territorio”? No. Sono tre convinti sostenitori del Tav. Mandanti, insieme
al
>Governo, dei manganelli, degli idranti e dei gas CS di ieri.
>I nostri sindaci? Il nostro Presidente di Comunità montana? No, quelli no,
non
>bisogna ascoltarli. Ai tavoli si devono sedere solo i favorevoli all’opera.
La
>voce del dissenso va zittita. A qualunque costo.
>
>Dunque? dunque oggi noi torniamo in strada.
>
>Sul sito La Valle che Resiste compare questo invito, che faccio mio e giro
a
>tutti voi. Siateci accanto, fate girare, indignatevi con noi.
>Un abbraccio di gratitudine, affetto e resistenza
>barbara
>
>
>Per Titti, grande nonna che ora ha la gamba rotta.
>
>Per Nicoletta, picchiata e umiliata.
>
>Per Alberto, trascinato via a forza.
>
>Per Marco, criminalizzato perchè dà della pecorella a un poliziotto,
>salutandolo con un ‘Alla fine ti voglio bene’.
>
>Per Ermelinda, in ospedale con la testa aperta dai manganelli di manganelli.
>
>Per i gestori dei locali che hanno vetri rotti che nessuno ripagherà.
>
>Per tutti e tutte quelli e quelle che queste notte sono contusi, feriti.
>
>Per Luca, ancora bloccato nel letto di un ospedale.
>
>Per i nostri compagni in carcere, per chi ancora è rinchiuso in casa o
nella
>propria città.
>
>Per i nostri amministratori che stanno mettendo il loro tempo, la loro
>capacità e i loro corpi
>
>Per i nostri padri e madri, per i nostri figli/e e nipoti.
>
>BLOCCHIAMO TUTTO , DAPPERTUTTO ! DALLE ore 18.


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