Magazine Cucina
Ho fatto anche la rima! La dimostrazione che la cucina può essere poesia, anzi, eccetto quella da mensa, lo è davvero se si fa con entusiasmo e amore.
Con un gruppo di amici sommeliers abbiamo un'abitudine un po' blasfema, ci riuniamo la sera del venerdì santo per stappare qualche eccellente bottiglia.
Proprio quando in chiesa i credenti seguono la Via Crucis, quest'anno il rito ha avuto risonanza mondiale grazie all'umiltà di Papa Francesco, noi ci raccogliamo in degustazione.
E' d'obbligo rispettare almeno l'astinenza dalla carne, perciò le mie ricette di abbinamento ai vini sono tutte vegetariane o a base di pesce.
Per le bollicine d'apertura ho scelto questa torta salata, con questo gruppo ne preparo mediamente una ogni 40 giorni, il tempo che intercorre tra un incontro e l'altro, e sono sempre alla ricerca di alternative alle stracollaudate zucchine o erbette.
La scarola mi è sembrato un buon compromesso e per bilanciarne l'amaro ho pensato di aggiungere una mela. Il tutto mescolato col solito appareil di uova e panna (poca), in più questa volta sul fondo ho intervallato pezzetti di zola dolce.
'Na bomba.
Scegliete in base ai vostri gusti se cuocerla in un guscio di sfoglia o pasta brisée.
Dosi per 8
-ricetta-
1 rotolo di pasta sfoglia o brisée
500 g scarola
150 g zola
100 ml panna fresca
2 uova
olio evo
sale, pepe
Lavo bene la scarola, la sgrondo e la taglio a pezzetti. Sbuccio la mela e la taglio a dadini.
Metto a soffriggere con un filo d'olio evo in una padella l'insalata e la faccio appassire, aggiungo la mela, condisco con sale e pepe e spengo dopo 5'.
Faccio raffreddare in un colino per far perdere tutta l'acqua.
Spezzetto lo zola.
In una piccola boule mescolo la panna con le uova, macino un po' di pepe nero e metto un pizzicone di sale.
Accendo il forno, termostato a 200°.
Stendo la sfoglia nella teglia, la bucherello con la forchetta e sopra distribuisco la scarola e i pezzetti di zola, verso su tutto il mix di uova e panna e ripiego i bordi verso l'interno.
Inforno per circa 35', o comunque sino a quando la superficie e la pasta sono dorati.
Lascio intiepidire prima di fare le porzioni.
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