Magazine Poesie

“Quiché” poesia Maya

Da Lielarousse

nebulosa

Questa è la narrazione
di come tutto stesse nello spazio,
tutto nella quiete e nel silenzio;
immobile tutto, e nel silenzio,
mentre era vuota l’immensità del cielo.

Questa è la prima narrazione,
il primo racconto.

Ancora non c’era un uomo,
né un animale, o volatili o pesci,
crostacei, alberi,
pietre, caverne, precipizi,
né erbe né boschi.

Solo il cielo esisteva.

Non c’era nessun indizio di terra,
ma soltanto il mare tranquillo,
e il cielo nella sua totale estensione.

 Nulla c’era di raggruppato, che emettesse un suono,
né cosa alcuna che si muovesse,
né si agitasse,
né producesse rumore nel cielo.

Popolo Vub



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog