In vista della Pasqua e delle relative tradizioni culinarie, il mio pensiero va direttamente agli agnellini e capretti e alla loro sofferenza.
”Le cifre degli agnelli e dei capretti uccisi ogni anno sono spaventose – dichiara Cristiana Graziani, medico veterinario di “Animalisti Italiani Onlus” – un autentico massacro. Invitiamo i cittadini a fare un gesto concreto rinunciando alla carne tradizionalmente portata in tavola a Pasqua. Rinunciare alla sofferenza degli agnellini e capretti è un gesto di pace. Pasqua d’amore e resurrezione si dice, solo che noi la festeggiamo scannando, scuoiando e decapitando i capretti e agnellini che, ad un mese di vita sono stati strappati alla madre per finire sui nostri piatti. Questa crudele e per nulla cristiana realtà dovrebbe indurci a smettere di festeggiare la ‘Santa’ Pasqua dell’abbuffata, della carneficina, dell’ingordigia, della crudeltà.”
Sarà che sono cresciuta con una dose giornaliera di Heidi che mi ha fatto innamorare della vita in montagna, della natura e della sua capretta Fiocco di Neve. Sarà che in casa non sono così amanti della carne e non oserebbero mai portare in tavola un neonato!
Certo le tradizioni sono tradizioni, ma quando nel XXI secolo l’uomo resta schiavo di convenzioni dettate da regole passatiste e dalla comodità del “lo fanno tutti”, ecco che il termine “evoluzione” va sostituito con quello di “involuzione” o meglio ancora di “imbarbarimento”. Il mondo non è statico, si possono apportare innovazioni magari salutari, che rispettano la natura e gli altri esseri viventi che come noi si trovano a vivere.
Per questa Pasqua perché non provare a mettere sulle tavole nuovi piatti? Se amate stare al passo con i tempi, dovreste sapere che le rivisitazioni in chiave vegetariana (se non vegana) vanno tanto di moda! noltre molte associazioni e siti sul web propongono ricette alternative al classico menù di Pasqua. Per esempio l’associazione LAV sostiene un menu vegano ideato dallo chef Giuseppe Capano e consultabile sul sito www.cambiamenu.it.
Insalate di tutti i tipi, ravioli e pasta fatta in casa con le verdure di stagione, idee per servire a regola d’arte il tofu e il seitan, torte, crepes o pancakes salati, contorni con carciofi e patate, e, per finire, tanti dolci pasquali; insomma c’è solo l’imbarazzo della scelta!
“Scegliere un’alimentazione vegana o vegetariana e portare a tavola i legumi, i cereali, la verdura fresca di stagione, è la ricetta migliore per celebrare le tradizioni, ma costituisce anche una cura preventiva per la nostra salute e senz’altro un modo sicuro per salvaguardare il nostro pianeta, se consideriamo che il 18% delle emissioni di CO2 è dovuto agli allevamenti“, spiega Paola Segurini, responsabile Lav Settore Vegetarismo.
Tra le varie proposte, l’edizione di aprile di “Sale&Pepe” è piena di ricette vegetariane facili e gustose.
Torte salate, frittate con le erbette del campo e … questa quiche fantastica che abbiamo apprezzato per il suo sapore delicato. Perfetta da gustare con gli amici durante un picnic, una farcia morbida e delicata grazie alle fave e alla fragranza degli asparagi. Una ricetta golosamente pastosa da proporre e riproporre!
Ingredienti per 8 persone:
1 rotolo di pasta brisée
600 g di asparagi puliti
2 porri medi
300 g di ave con il baccello
3 uova
2 dl di panna
60 g di parmigiano reggiano grattugiato
un mazzetto di timo
olio evo
sale e pepe
Procedimento:
Tagliate le punte degli asparagi, lessatele al dente, sgocciolatele e tenetele da parte. Pelate i gambi, lessate anch’essi finché saranno ben teneri, sgocciolateli e frullateli. Sgusciate le fave, scolatele in acqua bollente ed eliminate la pellicina che la ricopre. Affettate i porri e saltateli in padella con due cucchiai di olio e un pizzico di sale. Sbattete le uova e aggiungete la crema di asparagi, i porri, il parmigiano e la panna. Regolate di sale e pepe. Srotolate la pasta brisée con la carta in dotazione, spolverizzatela con le foglioline del timo e premetele leggermente con le mani in modo che penetrino un poco nell’impasto. Disponete la pasta con la sua carta in una teglia, distribuite sul fondo i porri, metà delle fave e delle punte d’asparago, ricoprite con la crema preparate e guarnite con le fave e le punte d’asparago rimaste. Cuocete in forno caldo per 30 minuti, poi abbassate a 180° e proseguite la cottura per 15 minuti
Dove mi trovo in questo momento? Mi trovo con Heidi, Peter e l’immancabile Fiocco di Neve (appena salvata dal macello) a gustare questa meravigliosa torta salata, un modo perfetto per passare una giornata all’aria aperta e ringraziare la campagna per tutto quello che ci offre.