Magazine Racconti

Quindicesima Puntata – It’s only Rock ‘n’ Roll … And I like It!!!

Da Postscriptum
 

led_zeppelin_sydney-feb-72-soundcheck-2

«Castore », feci io «che dici, lo chiamiamo al cellulare?».
«Lo chiamiamo?», rispose lui perplesso.
«Eh, mi pare ora ormai.».
«Giaaaà, è ora! Hai il numero?».
«Beh, lo hai pure tu, a dire il vero…».
«Giaaaà.».

Castore si allontanò, cellulare già all’orecchio.
Ritornò.
«E allora?», chiesi con viva apprensione.
«Ruggero è dal parrucchiere…dice che hanno problemi con le doppie punte.».
«Ah…».
«Giaaaà…».

silenzio…

«Vado a prenderlo!», e Castore partì sgommando.
Quei copertoni si stavano sfaldando come il cervello di un ascoltatore di musica neomelodica napoletana.

Frattanto noi montammo il tutto e Gianni Bonzetto già provava le pelli. Alle 21 arrivò Castore con Ruggero il Normanno. Il nostro divino chitarrista, malgrado tutto appariva abbastanza tranquillo. Ripeteva continuamente:
«Giaaaaà!», prolungando il più possibile l’accento finale sulla “a”.

Si fece il soundcheck su Cocaine, quella che veniva meglio.

«Bene ragazzi, spegnete gli ampli e andiamo a berci qualcosa!», d’un tratto disse Polluce.
«Sì, io vorrei anche mangiare!», mi aggiunsi io.
«Tranquillo amico…» mi schiacciò l’occhio Castore «Quando si suona nei locali, anche se non ti pagano, come nel nostro caso, c’è il vantaggio che le consumazioni sono gratis.».

Andammo dunque dal tizio del locale, ma sbagliammo momento. Era inespressivo, catatonico, seduto da solo in disparte. Eppure rideva, rideva… chissà che si stava raccontando in quell’attimo.
Poi spuntò una tizia. Bruttina, per la verità. Però aveva l’espressione da persona grande, seria…troppo seria:
«Cosa volete ragazzi? Io sono la moglie dell’imbecille.».
Forse era a causa di costei se il tizio si sballava, chissà.

Castore e Polluce non parlavano, sembravano anche loro in stato catatonico, ammutoliti dalla serietà. Riuscivano solo a farfugliare, balbettare. Timidezza? Naaa – perlomeno speriamo – doveva trattarsi di una specie di reazione alla serietà. Una sorta di criptonite austera, composta da grave serietà, coscienziosità responsabile e severa affidabilità. Brrrr…tremo anch’io.

Parlò Ruggero:
«È per le consumazioni…».
«Qui usiamo fare che le consumazioni sono a carico vostro, ogni cosa verrà annotata e vi sarà addebitata.».
«Ma se non ci pagate nemmeno!?!».
«Pagati? Ma state scherzando? Siete voi che dovreste pagare me, e non è mica detto che non lo dobbiate fare alla fine. Comunque è così, se vi piace. Se non vi piace…puntini puntini…».
«Ah! .. puntini puntini, pure?!?».
«Non solo, voi suonerete per un ora al massimo poi dovete smammare velocemente. Perché dopo di voi c’è serata danzante con il cantante Orazio Bestiozzo!».
«Orazio Bestiozzo? Ma noi non sapevamo…».
«Ora sapete, sbrigatevi, massimo alle 22 meno un quarto dovete cominciare!…e, dimenticavo, io ODIO il rock!».

Gaetano Celestre

Le Puntate Precedenti


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog