Preliminarmente va sottolineato che sono otto le squadre seriamente in lotta per i sei posti nei playoff, o meglio sette per cinque posti ancora disponibili visto che i Reds sono già qualificati; per la verità, con quindici punti ancora sul piatto, ci sarebbero altre tre squadre pur staccate di almeno 10 punti dalla quota playoff - Cheetahs, Chiefs e Hurricanes - con remote possibilità di conquistare una delle Wildcards, ma servirebbe qualche schianto nel finale, stile ultima curva della Indy 500, domenica.
Le partite chiave del 15' turno passano per l'Australia: sono ACT Brumbies 3 - 16 Stormers e Reds 17-16 Crusaders.
- Nella prima i Capetonians ringalluzziti dalla vittoria in zona Cesarini dello scorso weekend, dominano il team forse più deludente della stagione, per di più privo di Giteau. Anche gli Stormers sono corti all'apertura, si affidano al 21enne Kurt Coleman visto in Vodacom Cup (otto punti per lui). E' sufficiente una meta del flanker Louis Louw, dall'anno prossimo a Bath. Jean De Villiers rientra dalla panchina, subito in campo il fratellino Jaque Fourie.
- Nella sfida di domenica a Brisbane, i Crusaders sono al gran completo - è una formazione da snocciolare tutta, pochi sfigurerebbero negli All Blacks: Crockett- Flynn-O.Franks in prima linea, Thorn-Jack in seconda, G.Whitelock-McCaw-Read in terza; in mediana l'unco Carneade Willi Heinz, poi Dan Carter, Zach Guildford, SB Williams, Rob Fruean, Brent Ward (31 anni, ex Racing Métro) e Tom Marshall (20 anni, di Tasman).
Dei Reds, senza nulla togliere ai vari Faingaa, Slipper e Higginbotham nel pack, menzioniamo la fascia intermedia Genia-Cooper con Digby Ioane ala forte che non potranno lasciar fuori dalla nazionale e il 21enne Bill Tapuai primo centro. E' una partita combattuta, con sei cambi di leadership nel punteggio, chiusa con un calcio di punizione di Quade Cooper sulla sirena: quanto è migliorato il ragazzo con quello stile tutto suo anche nei piazzati (cfr.foto)! Alla meta di Tapuai al 22' rispondeva subito Ward al 28', il resto era disciplina e nervi d'acciaio, migliori questa stagione quelli del team di casa di Ewen McKenzie.
E' un gran bell'ulteriore esame di maturità per la franchigia del Queensland, che si conferma prima assoluta con 58 punti, 12 in più dei secondi Waratahs che in realtà sono 16 (hanno già in tasca 4 ulteriori punti per la sosta all'ultima giornata) e quindi la vittoria della Conference è assicurato. Oltretutto nelle prossime due giornate avranno Brumbies in casa e Force fuori poi riposo con 4 punti gratis.
I Crusaders hanno concluso le trasferte oltre Mar di Tasman in un anno in verità speso tutto in trasferta, con un bilancio mixed: sono superati nella classifica di Conference dai Blues di sei punti (4 gratuiti intascati in questo turno di riposo) e sono secondi con 4 punti di vantaggio, più grazie ai passi falsi degli Highlanders che non per propri meriti. Comunque hanno un calendario degli ultimi tre turni apparentemente meno impegnative di quello dei vicini dell'Isola Meridionale: hanno in arrivo 4 punti gratis, poi i Blues in casa e gli Hurricanes fuori.
Due gare belle tese e altalenanti quelle disputate in Nuova Zelanda: Hurricanes 34-28 W.Force e Highlanders 22 - 26 Lions.
- I Force privi di James O'Connor ma con David Pocock titolare, spaventano gli Hurricanes rimanendo in testa fino al 75', quando arriva la meta di Corey Jane, la quarta (le altre sono una doppietta di Ma'a Nonu e del lock Broadhurst) gli dà la vittoria e bonus. La franchigia di Perth si ferma a tre mete (del centro ex Dragons Rory Sidey, dell'estremo Cameron Sheperd e del nr.8 Ben McCalman), incamerando un solo punto di bonus.
- La sorprendente vittoria dei Lions a Dunedin indica che dopo un po' di rodaggio e tante sconfitte con poco scarto, ora anche questi sudafricani sono in grado di togliersi soddisfazioni in giro per il mondo. La vittoria matura con la meta del lock Wikus Van Heerden trasformata da Elton Jantjies nel finale, ma la squadra di Johannesburg era riuscita a mentenersi agganciata nel punteggio per tutta la partita, passando anche a condurre nel corso di ambo i tempi. In meta anche il nr.8 Josh Strauss oltre a Van Heerden, del centro 21enne Shaun Treeby l'unica meta degli Highlanders. I Lions si schierano con Jantjies apertura e Butch James primo centro, mentre Dylan Des Fountain è titolare all'ala.
La sconfitta complica il percorso verso la Wildcard per gli Highlanders, squadra talmente cresciuta rispetto alla stagione scorsa da aver deciso anche il cambio dei colori sociali, nella prossima gara in casa coi Western Force sveleranno la nuova maglia. Il loro calendario finale comunque non è granchè favorevole: dopo i Force in casa andranno a Sidney per chiudere ad Auckland.
In Sudafrica gli Sharks si rifanno subito e i Bulls insistono, promettendo un finale di stagione molto intenso: Sharks 26- 21 Waratahs e Bulls 32 - 21 Cheetahs.
- Gli Sharks con capitan John Smit ancora pilone sinistro titolare per far respirare un certo The Beast Mtawarira, controllano la gara nel primo tempo chiuso 13-11: tutti i punti di casa segnati da Patrick Lambie inclusa una meta, di Lachie Turner la meta dei Tah's con due piazzati di Kurtley Beale tornato estremo. Nel secondo tempo passano gli australiani sempre privi di Berrick Barnes (la scorsa settimana subiva la terza concussion in stagione), arrivando al 13-21 dopo la meta dell'apertura Halangahu; vengono ripresi al 55' con la meta dell'ala Pietersen, poi gli Sharks vincono grazie ai due piazzati di Lambie.
Calendario impegnativo per i Waratahs impegnati a mantenere la Wildcard: prossimo turno in casa Bulls, poi ospiteranno gli Highlanders per chiudere a Camberra. Prova importante per gli Sharks che possono sperare ancora di agguantare la leadership della Conference anche se sono sotto di 5 punti dagli Stormers. Il calendario dei Capetonians si fa però lievemente preferire, almeno sulla carta: andranno a Melbourne per poi ospitare i Bulls e chiudere a Bloemfontein, mentre il team del Natal sarà dai Cheetahs, poi dai Lions e finirà dai Bulls. Basta un solo passo falso da parte di chiunque.
- I Bulls pur privi di Fourie Du Preez non si fermano più: non bastano i Cheetahs pure in forma per limitarli, è 4 mete a tre con doppietta per Danie Roussow, con Bjorn Basson oramai settato sulla sua meta per gara e la quarta marcata da Francois Hougaard che dall'ala "ripiega" in mediana per sostituire DuPreez. Per i Mieles doppietta per lo zazzerone Ashley Johnson e meta del flyhalf Sias Ebershon, autore di 14 punti complessivi.
La rincorsa dopo la partenza disastrosa ha portato i campioni del SuperRugby in carica a 45 punti, uno sopra gli Highlanders, uno sotto i Waratahs, due dagli Sharks e tre dai Crusaders per elencare tutti i seri pretendenti alle tre Wildcards. Da qui alla fine si parrà la loro nobilitade: avranno solo scontri diretti, prima i Tahs, poi gli Stormers a Città del Capo per chiudere coi rivali Sharks in casa. Tutto nelle loro mani, forse quel che preferiscono; avessero pure DuPreez disponibile, ci farebbero forse la firma.