La follia urbanistica di Fidenza ha preso di mira un angolo della nostra (?) città. Risalgono infatti al 2002 le delibere che, dando attuazione agli immancabili accordi presi in altre e più riservate stanze, il Consiglio Comunale ha dato via libera al saccheggio dell'area, strategicamente importante dal punto di vista urbanistico, denominata ex-Esso.
E' toccato all'allora potente Sergio Varani illustrare la portata dell'intervento che comprendeva la costruzione di un grosso condominio su una superficie in parte di proprietà pubblica. Il progetto dell'edificio si sviluppava in un primo tempo in senso orizzontale ad altezza limitata, ma presto, giusto il tempo di formalizzare gli atti tra privati, il progetto è stato riformulato con un innaturale sviluppo in altezza.
Perfetto esempio di architettura razionale del ventennio il
distributore è stato demolito per lasciar posto ad un "ecomostro" .
Doveva alla fine essere così, con il porticato su suolo pubblico.
2006 - La convenzione monstre Viene approvata convenzione regolatrice con delibera del Consiglio Comunale N. 86 del 28/09/2006; oggetto: PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA AREA EX ESSO IN VIA IV NOVEMBRE - VIA GRAMIZZI (SCHEDA DI PROGETTO 2.6). APPROVAZIONE. Ricordiamo che quest'ultima delibera fu assunta con i voti favorevoli dei consiglieri Cerri Giuseppe, Toscani Luigi, Casetti Roberto, Sartori Rita, Tedeschi Enrica, Canella Martina, Bussandri Gabriella, Zalaffi Cristian, Ianelli Claudio, Giordani Franco, Tomasetig Luciano, Scaramuzza Marco; i presenti astenuti in quella occasione furono Tanzi Stefano, Uni Benvenuto, Basile Vincenzo, Olivieri Gianluca, Comerci Giuseppe. Inutile dire che con questa delibera si dette il via alla costruzione, mai terminata, di un edificio esteticamente fuori scala con gli edifici circostanti e particolarmente invasivo. Nel 2010 nella seduta del consiglio Comunale del 10 luglio il consigliere Francesco Ghisoni citava, senza mezzi termini questa delibera per esemplificare le malefatte del passato.23 settembre 2009 il segno premonitore.
2009 - Il segno premonitore Fermo di qualche giorno per "un incidente". Il collasso di una gru mobile (vedi immagine) è probabilmente dovuto alla natura del terreno. Il fatto premonitore è stato rapidamente rimosso dalla memoria collettiva.2010 - Di realizzato solo l'occupazione suolo pubblico 28 settembre 2010 - Con lentezza esasperante prosegue la costruzione della palazzina denominata "Palazzo Bellaria" che in effetti diventerà un palazzo di sette piani edificato nell'area in precedenza occupata dal distributore ex Esso tra Via Gramizzi e Via IV Novembre. ancora non si vede niente fuori terra. Questo malgrado gli accordi convenzionali allegati alla delibera del 28 settembre 2006 indicassero in quattro anni i termini per l’urbanizzazione e l’attuazione del piano particolareggiato. In questi quattro anni notevoli i disagi sopportati dai cittadini in termini di viabilità automobilistica, ciclistica e pedonale. La permanenza del cantiere, oltre ai disagi alla viabilità, condiziona la realizzazione dei lavori programmati che interessano il comparto urbano. Recentemente la realizzazione dell’assetto definitivo dell’incrocio con la creazione di un accesso praticabile in via Esperanto da via IV Novembre e l'interramento del tunnel pedonale hanno dovuto essere sospesi. Il commento del 28 settembre 2010: la variante al piano regolatore che ha permesso questa costruzione in una zona strategica della città motivava così: " ... progetto che ripropone nella volumetria il tema della porta di accesso alla città con un elemento iconico di maggior spicco al quale si affianca un volume più basso che definisce il limite tra città vecchia e nuova espansione;". Anche questa discutibile scelta è stata poi abbandonata, le due costruzioni iniziali sono state compattate e l'edificio è raddoppiato in l'altezza. Questo iter procedurale, che ha tenuto impegnato il Consiglio Comunale in più sedute, a mio avviso non è esemplare, ci limitiamo comunque a evidenziare la gratuità delle motivazioni iniziali in rapporto a quello che effettivamente si va a costruire. Esiguo ci appare anche l'onere posto a carico dell'impresa costruttrice rispetto ai benefici ottenuti dal costruire su suolo pubblico. Già a suo tempo avevamo espresso contrarietà alla realizzazione di questo complesso d'impronta meramente speculativa, in uno spazio esiguo oltre ad uno spazio commerciale al piano terra saranno 20 gli appartamenti costruiti, e l'impatto del fabbricato avrà effetto deturpante sul paesaggio urbano. Non sta a noi eventualmente aggiungere che, questa costruzione ed il suo "iter burocratico", sono indicativi della possibile esistenza di rapporti privilegiati tra privato, alcuni privati, e pubblica amministrazione.
2011 - lo scheletro prende forma 24 settembre 2011 - La costruzione che insiste in parte sull'area ex-Esso in parte su terreno di proprietà comunale, gentilmente concesso, in questo ultimo anno ha avuto una "accelerazione" e possiamo ammirare lo scheletro dell'edificio già oggi con un solo, per ora, anno di ritardo rispetto ai tempi "tassativi" assegnati che prevedevano entro il 28 settembre 2010 la riconsegna ai cittadini delle area pubbliche. In questi cinque anni e, per ancora un non definibile tempo, notevoli i disagi sopportati dai cittadini in termini di viabilità automobilistica, ciclistica e pedonale ritardando inoltre i progetti di riassetto viabilità nella zona limitrofa dove è prevista l'eliminazione del sottopasso viario, già chiuso ma ricettacolo di rifiuti urbani.
8 gennaio 2012 E' evidente lo stravolgimento della tipologia abitativa della zona |
A rompere gli indugi connessi alla realizzazione della rotatoria è stato
necessario escutere la fideiussione rilasciata dal soggetto attuatore.
2013 - La rotatoria prende forma
La rotatoria prende forma, le perplessità dei cittadini anche
Il completamento dei lavori è previsto dopo la settimana di fine agosto "con la realizzazione della segnaletica orizzontale, della pubblica illuminazione, dell'impianto di irrigazione del verde mentre la posa delle essenze verdi e delle alberature avverrà nel periodo autunnale, più favorevole alla loro messa a dimora".2014 - Il fallimento del "soggetto attuatore"
Il palazzo è stato costruito in parte su di una superficie comunale ed anche sotto (garages) ed ora, con il fallimento dell'impresa costruttrice, il problema non è più solo urbanistico.
La rimozione del braccio della gru: simpatico
presente tenuto in serbo per la nuova amministrazione
Il palazzo su Via IV Novembre