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Quindici anni di storia patria e malurbanismi

Creato il 23 novembre 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Quindici anni di storia patria e malurbanismi 2002 - La genesi
La follia urbanistica di Fidenza ha preso di mira  un angolo della nostra (?) città. Risalgono infatti al  2002 le delibere che, dando attuazione agli immancabili accordi presi in altre e più riservate stanze, il Consiglio Comunale ha dato via libera al saccheggio dell'area, strategicamente importante dal punto di vista urbanistico, denominata ex-Esso.
E' toccato all'allora potente Sergio Varani illustrare la portata dell'intervento che comprendeva la costruzione di un grosso condominio su una superficie in parte di proprietà pubblica. Il progetto dell'edificio si sviluppava in un primo tempo in senso orizzontale ad altezza limitata, ma presto, giusto il tempo di formalizzare gli atti tra privati, il progetto è stato riformulato con un innaturale sviluppo in altezza.

Quindici anni di storia patria e malurbanismi

Perfetto esempio di architettura razionale del ventennio il
distributore 
è stato demolito per lasciar posto ad un "ecomostro" .

2005 - La variante della vergogna Questo edificio di 7 piani che altera significativamente l'assetto urbano di via IV novembre caratterizzato in questa parte da villette a due piani con antistante area verde o cortilizia è stato reso possibile con deliberazione del Consiglio Comunale del 15/09/2005  (Delibera N.: 74 avente per oggetto:"PRG. MODIFICA DI ASSETTI FISICO MORFOLOGICI DELLA SCHEDA 2.6 "EX DISTRIBUTORE ESSO" (ART. 23.6 N.T.A.).") Punti qualificanti della variante al Prg: "La modifica riguarda sostanzialmente il carattere urbano ed edilizio da conferire al fabbricato passando da una soluzione più compatta ma di minor altezza ad un fabbricato maggiormente sagomato e che riduce progressivamente la propria pianta ma raggiunge quote di maggior altezza (la parte più alta prevede di arrivare fino a 7 piani)." "La soluzione definitiva che viene oggi sottoposta al Consiglio Comunale prevede, inoltre una limitata occupazione di suolo pubblico (13,80 mq) da parte della costruzione su via IV Novembre; di tale superficie è necessario prevedere la cessione contestualmente alla sottoscrizione della convenzione urbanistica e l'istituzione di uso pubblico in quanto la stessa al piano terra è destinata alla formazione del porticato che caratterizza il fronte di via IV Novembre." "Allo stesso modo la modifica oggetto di approvazione prevede l'istituzione di servitù di sottosuolo per autorimesse a favore del complesso su una superficie di 67,37 mq destinata a rimanere invece di proprietà pubblica."

Quindici anni storia patria malurbanismi

Doveva alla fine essere così, con il porticato su suolo pubblico. 

2006 - La convenzione monstre Viene approvata convenzione regolatrice con delibera del Consiglio Comunale N. 86 del 28/09/2006; oggetto: PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA AREA EX ESSO IN VIA IV NOVEMBRE - VIA GRAMIZZI (SCHEDA DI PROGETTO 2.6). APPROVAZIONE. Ricordiamo che quest'ultima delibera fu assunta con i voti favorevoli dei consiglieri Cerri Giuseppe, Toscani Luigi, Casetti Roberto, Sartori Rita, Tedeschi Enrica, Canella Martina, Bussandri Gabriella, Zalaffi Cristian, Ianelli Claudio, Giordani Franco, Tomasetig Luciano, Scaramuzza Marco; i presenti astenuti in quella occasione furono Tanzi Stefano, Uni Benvenuto, Basile Vincenzo, Olivieri Gianluca, Comerci Giuseppe. Inutile dire che con questa delibera si dette il via alla costruzione, mai terminata, di un edificio esteticamente fuori scala con gli edifici circostanti e particolarmente invasivo.  Nel 2010 nella seduta del consiglio Comunale del 10 luglio il consigliere Francesco Ghisoni citava, senza mezzi termini questa delibera per esemplificare le malefatte del passato.

Quindici anni di storia patria e malurbanismi

23 settembre 2009 il segno premonitore.

2009 - Il segno premonitore Fermo di qualche giorno per "un incidente". Il collasso di una gru mobile (vedi immagine) è probabilmente dovuto alla natura del terreno.  Il fatto premonitore è stato rapidamente rimosso dalla memoria collettiva.
2010 - Di realizzato solo l'occupazione suolo pubblico 28 settembre 2010 - Con lentezza esasperante prosegue la costruzione della palazzina denominata "Palazzo Bellaria" che in effetti diventerà un palazzo di sette piani edificato nell'area in precedenza occupata dal distributore ex Esso tra Via Gramizzi e Via IV Novembre. ancora non si vede niente fuori terra. Questo malgrado gli accordi convenzionali allegati alla delibera del 28 settembre 2006 indicassero in quattro anni i termini per l’urbanizzazione e l’attuazione del piano particolareggiato.  In questi quattro anni notevoli i disagi sopportati dai cittadini in termini di viabilità automobilistica, ciclistica e pedonale. La permanenza del cantiere, oltre ai disagi alla viabilità, condiziona la realizzazione dei lavori programmati che interessano il comparto urbano. Recentemente la realizzazione dell’assetto definitivo dell’incrocio con la creazione di un accesso praticabile in via Esperanto da via IV Novembre e l'interramento del tunnel pedonale hanno dovuto essere sospesi.  Il commento del 28 settembre 2010: la variante al piano regolatore che ha permesso questa costruzione in una zona strategica della città motivava così: " ... progetto che ripropone nella volumetria il tema della porta di accesso alla città con un elemento iconico di maggior spicco al quale si affianca un volume più basso che definisce il limite tra città vecchia e nuova espansione;". Anche questa discutibile scelta è stata poi abbandonata, le due costruzioni iniziali sono state compattate e l'edificio è raddoppiato in l'altezza.  Questo iter procedurale, che ha tenuto impegnato il Consiglio Comunale in più sedute, a mio avviso non è esemplare, ci limitiamo comunque a evidenziare la gratuità delle motivazioni iniziali in rapporto a quello che effettivamente si va a costruire. Esiguo ci appare anche l'onere posto a carico dell'impresa costruttrice rispetto ai benefici ottenuti dal costruire su suolo pubblico. Già a suo tempo avevamo espresso contrarietà alla realizzazione di questo complesso d'impronta meramente speculativa, in uno spazio esiguo oltre ad uno spazio commerciale al piano terra saranno 20 gli appartamenti costruiti, e l'impatto del fabbricato avrà effetto deturpante sul paesaggio urbano. Non sta a noi eventualmente aggiungere che, questa costruzione ed il suo "iter burocratico", sono indicativi della possibile esistenza di rapporti privilegiati tra privato, alcuni privati, e pubblica amministrazione. 
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2011 - lo scheletro prende forma 24 settembre 2011 - La costruzione che insiste in parte sull'area ex-Esso in parte su terreno di proprietà comunale, gentilmente concesso, in questo ultimo anno ha avuto una "accelerazione" e possiamo ammirare lo scheletro dell'edificio già oggi con un solo, per ora, anno di ritardo rispetto ai tempi "tassativi" assegnati che prevedevano entro il 28 settembre 2010 la riconsegna ai cittadini delle area pubbliche.  In questi cinque anni e, per ancora un non definibile tempo, notevoli i disagi sopportati dai cittadini in termini di viabilità automobilistica, ciclistica e pedonale ritardando inoltre i progetti di riassetto viabilità nella zona limitrofa dove è prevista l'eliminazione del sottopasso viario, già chiuso ma ricettacolo di rifiuti urbani.

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8 gennaio 2012
E' evidente lo stravolgimento della tipologia abitativa della zona

2012 - Il via alla rotatoria 17 luglio 2012 - Dopo anni di inutili tentativi sembra venuto il momento di completare gli interventi sulla viabilità nel nodo tra Via Berzieri, Via Esperanto, Via Gramizzi e Via IV Novembre senza più attendere il completamento dell'intervento d'iniziativa privata previsto per l'area ex-Esso. La Giunta Comunale ha infatti finalmente deciso di mettere almeno un pezza sulla viabilità attorno con la delibera di giunta numero 107 del 14 Giugno 2012, avente per oggetto la "RIORGANIZZAZIONE DELL’INTERSEZIONE VIA GRAMIZZI-VIA IV NOVEMBRE. PROGETTO DEFINITIVO. APPROVAZIONE".  Con questa delibera di giunta è stato approvato il progetto definitivo che prevede la realizzazione di una rotatoria e delle connesse modificazioni delle aree circostanti. Il costo è indicato in euro 274.000 di cui euro 201.013,86 a carico dei "soggetti attuatori" come da convenzione regolatrice e delibera del Consiglio Comunale N. 86 del 28/09/2006; 

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A rompere gli indugi  connessi alla realizzazione della rotatoria è stato
 necessario escutere la fideiussione rilasciata dal soggetto attuatore. 

«Si arriva alla fase esecutiva di un intervento atteso, che si sviluppa nel punto di maggior passaggio e collegamento tra il quartiere Luce e il centro storico. Si tratta di un punto molto trafficato da pedoni e ciclisti, anche per la vicinanza del mercato settimanale e della Casa protetta. Oltre a ridisegnare il decoro dell’intersezione, l’intervento consentirà di chiudere definitivamente il sottopasso ormai in disuso», ha spiegato stamani il sindaco Mario Cantini nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto, alla quale era presente anche il vicesindaco Stefano Tanzi.
2013 - La rotatoria prende forma

Quindici anni di storia patria e malurbanismi

La rotatoria prende forma, le perplessità dei cittadini anche

Il completamento dei lavori è previsto dopo la settimana di fine agosto "con la realizzazione della segnaletica orizzontale, della pubblica illuminazione, dell'impianto di irrigazione del verde mentre la posa delle essenze verdi e delle alberature avverrà nel periodo autunnale, più favorevole alla loro messa a dimora".
2014 - Il fallimento del "soggetto attuatore"
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Il palazzo è stato costruito in parte su di una superficie comunale ed anche sotto (garages) ed ora, con il fallimento dell'impresa costruttrice, il problema non è più solo urbanistico.

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La rimozione del braccio della gru: simpatico
presente tenuto in serbo per la nuova amministrazione

Gli anni a venire

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Il palazzo su Via IV Novembre


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La rotatoria a rischio



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