Quintorigo: chi non muore si rivede

Creato il 27 ottobre 2012 da Scribacchina

Chi non muore si rivede, nevvero, cari i miei Quintorighi?
Dopo la bella parentesi d’English Garden, il quart/quintetto romagnolo tanto amato da Scribacchina torna sulle scene con un nuovo album che – a quanto pare – sarà «proprio bello» (ho avuto la ventura d’ascoltar il nuovo vocalist Moris Pradella nel brano Gypsy Eyes e… beh, debbo ammetterlo: pur non essendo ancor riuscita a digerire la separazione dall’immenso primo vocalist, mi pare che il buon Pradella non se la cavi poi così male; rocker quanto basta, voce pulita ma grintosa, cantante onesto, preciso e senza troppi grilli per l’ugola).

Ma torniamo a noi.
Il prossimo 27 novembre sarà disponibile per il download su iTunes (giacché me lo scaricherò da lì, avendo smesso da qualche tempo i panni della feticista del ciddì) l’album
Experience, dove i Quarto – ops, Quintorighi daranno il meglio di sé interpretando gl’episodi più significativi dell’opera del bravo James Marshall Hendrix, noto ai più col nomignolo Jimi (appunto, Hendrix).

Questo è quanto appresi poco fa da fonte ben informata del fatto (ossia dai Quintorighi stessi). Per quel che mi riguarda, m’attendo una ulteriore rilettura di Purple Haze, brano che già ebbi la ventura d’ascoltare nelle versioni Massimo De Leonardis (sì, sì, intendo John De Leo, non fatemelo precisare per l’ennesima volta) e Luca Sapio (l’uomo che parlava al blues).

M’attendo inoltre da Stefano Ricci, inarrivabile (contrab)bassista della band, una stellare versione di Third Stone From The Sun: sarà per me un onore fare una degustazione verticale colla sua esecuzione, l’originale del Jimi e una delle millemila del mio adorato Jaco.


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