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Dice il fondatore di Eataly Oscar Farinetti: “Esportazioni a livello zero rispetto alle sue potenzialità, un polipo chiamato burocrazia e un bassissimo senso civico. Ecco l’Italia che stiamo consegnando ai nostri giovani“.
Poi l’ammissione “generazionale”: “nessuno è innocente. Tutti noi, tra i 55 e gli 80 anni, siamo specialisti nel dire che sono gli altri i colpevoli di questa situazione“.
Complimenti per l’onestà intellettuale. Farinetti, la cui storia imprenditoriale e il cui talento raccontano fortunatamente un’altra Italia, rispetto a quella generazione di “colpevoli”, centra il punto: se siamo arrivati a questo livello, è colpa di almeno due generazioni di “classe dirigente” totalmente cieche di fronte ai mutamenti epocali in corso. Capaci solo di farsi gli affaracci propri. Senza un’idea di futuro che fosse una.
L’Italia decaduta, con poche speranze di rialzare la testa, è il loro miglior prodotto. Spiace solo che a fare questa ammissione non sia uno dei “colpevoli”. Ma uno dei pochi che ha capito realmente cosa stia accadendo.E a quale livello siamo precipitati.