Magazine Diario personale

Quote rosa- autore sara

Da Michele Orefice @morefice73

Sto leggendo che il Parlamento italiano si è nuovamente bloccato a casa della mancata intesa sulle quote rosa. In questo momento sto ascoltando la Rosi Bindi dire che gli uomini devono farsi da parte e lasciare il potere che da sempre detengono per far posto alle donne.

Sto per porre una domanda provocatoria. Una domanda alla quale in passato io avrei dato una risposta decisa e  secca. Sicura come ero sempre su tutto, poi invecchiando le sicurezze diminuiscono.

noi donne, siamo proprio sicure che è questo ciò che vogliamo, il potere?

un tempo avrei detto di sì, che le donne sono come gli uomini e a volte anche molto meglio perchè hanno più cuore.

Oggi mi sento di dire che le donne dovrebbero riprendere il ruolo che per vocazione intrinseca hanno. Riprendere la centralità all’interno delle mura domestiche. tornare a diventare il cuore della famiglia. non ho mai visto una donna pentita di essere diventata madre mentre ho visto molte mie colleghe avvocate amaramente pentite di aver trascurato il marito o non aver fatto figli o soltanto uno per privilegiare la carriera. Ho sperimentato sulla mia pelle come avvocato che è difficile conciliare tutto, una professione impegnativa come quella dell’avvocato e la figura di madre (specie di cinque figli come ho fatto io, che non sono molto brava nei compromessi evidentemente). Ciò significa diventare una madre isterica, non semrpe presente, stanca e una lavoratrice non aggiornata, sempre con i secondi contati e con la testa in bilico fra due mondi diametralmente opposti. Significa leggere una fiaba ai propri figli pensando ad un cliente difficile e ad una causa che rende insonni e parlare con un giudice perorando la causa di un altro cliente sognando ad occhi aperti di essere al parco giochi con i propri figli. Che in realtà non si riesce a goderli.

Chiedo a chi legge questo blog che ne pensa su questa ossessione delle donne a voler portare i pantaloni perchè io non ho più le idee chiare da quando vivo in mezzo ai pannoloni e mi sneto ugualmente , anzi, di più, felice. Io che sognavo solo di far carriera perchè forse le capacità le avrei avute. Ma a quale prezzo?


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